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La campionessa paraolimpica Giusy Versace parla della sua nuova vita alla consegna delle pergamene di laurea agli studenti di Scienze Motorie

Un turbinio di emozioni quelle vissute durante la cerimonia di consegna delle pergamene di laurea ai 167  studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale di Scienze Motorie. Nel Teatro Manzoni  il clima che si respirava era carico di commozione. Forse la scelta di  svolgere la cerimonia durante i Campionati Universitari Nazionali avrà avuto il suo peso. Ma sicuramente a rendere emozionante il tutto sono stati, in particolare, i due momenti  che hanno scandito il pomeriggio all’interno del Teatro, cuore, in questi giorni,  del Solana Village, la casa dei CNU. Il primo momento è stato quando la direttrice del Dipartimento di Scienze Umane, la prof.ssa Loriana Castellani, ha invitato i neo laureati ad alzarsi in piedi per tributare un applauso ai propri familiari che li hanno sostenuti per tutto il percorso di studi. A questo momento ne ha fatto seguito un altro: la testimonianza della bellissima Giusy Versace, oggi campionessa paraolimpica. Un brivido lungo tutta la schiena hanno provocato le parole  di  Giusy, vittima di un brutto incidente d’auto. La sera del  22 agosto del 2005,  in pochi secondi,  la vita della ragazza è cambiata. Tutto ciò che esisteva in un attimo è stato cancellato. A cambiarle l’esistenza un guardrail che le ha strappato le gambe dal ginocchio in giù.  “Di fronte a me  una scelta – ha detto Giusy Versace – guardare oltre o rimanere attaccata ad un passato che non eisteva più. Ma io ho attraversato il dolore. Sono ancora in piedi con gambe finte. Con loro ho imparato di nuovo a  camminare, a correre e a vincere.  Lo sport è terapia – ha continuato -. Ho voluto correre per dare uno schiaffo morale a chi sosteneva che sarei caduta. Se ci credete, ragazzi, andate e prendetevi il mondo”. A questo punto le lacrime hanno solcato i  visi. Ogni parola sarebbe stata inutile dinanzi ad una lezione di vita data dalla giovane Giusy. Nel ribadire che la cerimonia rappresenta sempre un momento di grande intensità, il rettore Ciro Attainaese, rivolgendosi ai giovani laureati in sala, ha sottolineato: “A tutti voi ragazzi auguro che questo titolo sia da viatico per tutto quello che il vostro cuore riuscirà a procurarvi”. Dopo gli interventi del presidente della Federazione Scherma Italiana, Giorgio Scarso, e del presidente del Comitato Tecnico del Cusi, si è poi passati alla consegna delle pergamane di laurea. Sul palco del Manzoni, oltre al rettore, tra gli altri docenti, erano presenti il prof. Giovanni Capelli, la prof.ssa Loriana Castellani, la prof.ssa Giovanna Calise.  La cerimonia si è conclusa con l’omaggio che Giusy Versace ha voluto fare  ai  laureati e ai presenti. A tutti ha donato una copia del suo libro: “Con la testa e con il cuore si va ovunque”. 

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