“Il concetto di povertà presente molteplici accezioni: dalla definizione di povertà in senso tradizionale, che fa riferimento esclusivamente ad una deficienza materiale ad una definizione di povertà che pone l’accento su aspetti immateriali quali la deprivazione culturale e conoscitiva, fino a giungere alla povertà ‘silenziosa’ di quanti non hanno voce e mezzi per esercitare i propri diritti.†È l’assessore alle politiche sociali del Comune di Cassino, Stefania Di Russo, che parla focalizzando l’attenzione su quello che negli ultimi anni è diventato un problema sempre maggiore nella nostra società . “Nella ricerca realizzata dal Censis – ha continuato la Di Russo – su incarico dell’Assessorato per le politiche per la famiglia e servizi sociali e finalizzata a costruire una mappa del disagio socio-economico del territorio regionale ricorrendo ad una pluralità di strumenti e metodologie di carattere qualitativo e quantitativo, è risultato che il cassinate si colloca all’8° posto della graduatoria dei distretti laziali per l’intensità del disagio socio-economico. È chiaro che su questo incide e preoccupa l’alto tasso della disoccupazione e maggiormente di quella giovanile, il calo del Pil, l’impennata della cassa integrazione e il fallimento delle piccole e medie imprese, ma soprattutto evidenzia come oggiAggiungi un appuntamento per oggi la povertà è arrivata a colpire anche categorie che prima non avevano questo tipo di problema. Fra zone di poche luci e molte ombre ci sono troppi nuovi protagonisti della povertà e dalla relazione sulle persone senza fissa dimora del 2011 si evince che la perdita di lavoro (62%) e la crisi familiare (60%) sono sicuramente la causa principale che porta alla perdita della propria abitazione. Dati preoccupanti, quindi, sui quali bisogna agire, così come stiamo facendo, con un lavoro sinergico che coinvolga istituzioni ed enti del territorio in un’azione condivisa finalizzata a trovare le soluzioni più adeguate a questo tipo di problema. In questo la Casa della Carità di Cassino ricompre un ruolo importantissimo grazie anche alle tante iniziative che, insieme al Comune, sono state portate avanti in questi due anni. Tuttavia, come detto anche in passato, visto il sempre crescente numero di richieste è importante che gli enti e le istituzioni si assumano le loro responsabilità agendo con l’arma importante della prevenzione e della messa in rete, intesa non solo come condivisione di intenti, ma anche di dati e di progetti con le associazione di terzo settore. Una prevenzione che passa anche attraverso gli investimenti e proprio per questo come amministrazione abbiamo deciso di aumentare, seppur tra le difficoltà note, i fondi destinati ai servizi sociali.â€
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