di Max Latempa
Lo scorso 19 maggio, nel programma televisivo di Italia 1 “Le Ieneâ€, è stato trasmesso un servizio riguardante la denuncia di un assistente di un parlamentare del Senato costretto a ritirare, ogni mese, una tangente di una multinazionale del gioco d’azzardo per conto del senatore per cui egli lavora. Ha rivelato che la prassi è diffusissima e che i parlamentari ricevono sottobanco da mille a cinquemila euro al mese per favorire gli interessi di questa o quella multinazionale. Gioco d’ azzardo e slot machines, industrie farmaceutiche e dei tabacchi.
Questo è un argomento che in questa rubrica abbiamo trattato più volte. Negli ultimi anni sono fin troppe le decisioni strategiche totalmente incomprensibili prese dalla politica italiana ed europea. Leggi e direttive volte principalmente a demolire il sistema economico nazionale a vantaggio di una globalizzazione che non è mai nell’interesse dei cittadini ma solo di multinazionali, banche e governi stranieri.
Troppo per pensare che si possa trattare solo di incapacità ed inettitudine.
Allora si ritorna al concetto che i politici oramai non fanno più gli interessi della gente che li ha eletti e che per la loro avidità abbiano commesso un crimine gravissimo, hanno ucciso il concetto di rappresentanza parlamentare e quindi la democrazia.
A causa di questi signori ogni giorno persone disperate arrivano al suicidio. Persone che hanno perso tutto perché questa insana globalizzazione ha spazzato via interi settori produttivi. Il PIL è crollato e di conseguenza lo Stato si è bloccato, a causa del meccanismo assurdo del Fiscal Compact. Oggi le aziende muoiono di credito.
Tra tutte le tragedie di cui siamo testimoni ogni giorno vi è però anche un altro dramma che si sta consumando: è quello che riguarda le forze dell’ ordine e più nello specifico dei Carabinieri.
Immaginiamo i valori che hanno spinto ragazzi e ragazze ad arruolarsi nell’ Arma, il corpo che idealmente è sempre stato il più vicino alla gente. Nella loro secolare storia, i Carabinieri vantano eroi e martiri. Sono i nostri eroi, da Salvo d’ Acquisto ai martiri di Nassirya.
L’ultimo è sicuramente Giuseppe Giangrande, ferito gravemente davanti a palazzo Chigi da un uomo disperato che voleva farsi giustizia entrando armato nel palazzo del Governo. Probabilmente rimarrà paralizzato dal collo in giù.
Un servitore dello Stato è stato detto. I politici, come da prassi, si sono affrettati a dare la propria solidarietà all’ Arma ed al nuovo martire.
Oggi però i Carabinieri si svegliano la mattina e devono andare a manganellare i padri di famiglia licenziati dell’ Alcoa e del Sulcis, i precari della scuola e della sanità , i disperati che non vogliono lasciare la loro casa pignorata dalle banche. Devono difendere la casta dagli assalti della gente inferocita. Il loro compito è quello di far rispettare la legge. Ma siamo sicuri che si tratti di leggi giuste? E se stessero rischiando la pelle per difendere dei delinquenti?