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Guerra dell’acqua con Acea vinta da Comune di Cassino, la rete idrica resta pubblica

Il Consiglio di Stato mette la parola fine alla decennale “guerra dell’acqua” che si sta combattendo a Cassino dal 1997. Il comune di Cassino è uno dei pochi ad essersi opposto alla privatizzazione del servizio idrico comunale ad opera di Acea rifiutandosi di dare in gestione la conduttura idrica cittadina. Acea, per vincere le resistenze degli amministratori cassinati, aveva fatto ricorso al Tar del Lazio ottenendo, lo scorso anno, una sentenza favorevole, in base alla quale aveva avanzato anche, nei confronti della città martire, una richiesta di risarcimento danni per mancato guadagno pari a 12 milioni di euro. L’amministrazione comunale, però, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che, questa mattina, si è espresso in suo pieno favore ritenendo inammissibile il ricorso che Acea aveva presentato al Tar e, di conseguenza, annullando la sentenza del tribunale amministrativo del Lazio. Decadono, di conseguenza, anche le ragioni per la richiesta di risarcimento danni. Soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale di Cassino che, questa mattina, ha annunciato di voler recuperare nella propria gestione, anche quei rami dell’acquedotto che riforniscono le popoloso contrade di Caira e Sant’Angelo.

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