Il Fattaccio:e’ stato tagliato una pianta di fico secolare in Villa Comunale senza alcun motivo di garantire la pubblica incolumita’ e senza che presentasse segni di decadimento presente e futuro.Il gesto, compiuto da un operaio comunale inopinatamente nel corso di un intervento di rimozione di un ramo caduto,ha colpito questa associazione per la sua violenta gratuita’ ed anche perche’ sintomatico di una disorganizzazione dirigenziale e malcostume giornaliero di cui ritengo l’amministrazione debba occuparsi.Il fico era stato , per la verita’, gia’ oggetto di intervento di qualche operatore e gravemente danneggiato esteticamente: il colpo di grazia e’ giunto adesso.Questa pianta .come ultimo gesto di qualche giorno prima , aveva fornito protezione ad un giovane picchio rosso in difficolta’ salvato dalla scrivente, come vedete nelle foto. E’ ora che la vostra amministrazione ,dopo la grande impresa ambientale e sociale della svolta epica della Raccolta Differenziata di cui e’ giusto darne pubblicamente merito, ricominci ad occuparsi anche del quotidiano, di quelle piccole cose che importano veramente al cittadino.Perche’ l’operaio ha tagliato l’albero?aveva un ordine preciso del dirigente o ha improvvisato al momento? che fine ha fatto la legna cosi’ ottenuta? che fine fa tutta la legna tagiata per la potatura?.E si, e’ giusto chiedersi che fine fa la legna tagliata per la manutenzione se la tentazione di usarla per scopi personali puo’ essere la scintilla che scatena comportamenti come quello in oggetto. Ma , a parere della scrivente, l’episodio va inserito di diritto nel contesto della Problematica di Gestione della Villa Comunale e Parco del Gari e dei problemi segnalati piu’ volte :e’ tempo ormai di affrontare il problema scarichi urbani nelle sorgenti,alberature in pericolo di crollo,garanzia di pulizia dopo manifestazioni(come e’ stata lasciata la Villa dalla Maratona di Primavera e’ esplicativo),spostamento della entrata carrabile su via Arigni per evitare attraversamento della zona giochi su via Gari di veicoli nel corso di queste, apertura dei bagni pubblici,ripristino della illuminazione, messa in sicurezza della recinzione della pista di pattinaggio,sicurezza della pista ciclabile invasa da una recinzione divelta, sottopassaggi della pista ciclabile del Gari sommersi dall’acqua…… E’ tempo ormai di liberare le piante acquatiche da assorbenti igienici e carta igienica degli scarichi di troppo pieno delle fogne: siamo stanchi di pulire il laghetto ed il fiume anche da queste cose. dott. Angelo Spallino
Ass.Nazionale ITALIA NOSTRA sezione del Cassinate Terra di San Benedetto