Avrebbe raccontato di aver gettato il corpo di Samanta Fava, 35enne di Sora, nel fiume Liri, dopo che sarebbe morta per un malore. I sommozzatori dei vigili del fuoco stanno scandagliando il tratto di fiume indicato da un uomo del quale non sono state fornite le generalità e residente a Sora (Frosinone). Controlli anche alla diga di Val Francesca, alla periferia sud della città nel versante abruzzese, e che potrebbe nascondere, tra la melma e le griglie, i probabili resti della ragazza. La scomparsa nel nulla di Samanta Fava risale a un anno e mezzo fa quando i familiari denunciano che la giovane è introvabile. Le indagini della polizia di Stato subito partite e mai cessate sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei. Allo stesso magistrato l’uomo ieri avrebbe raccontato della fine in tragedia di quella che doveva essere una serata tra amici. Quanto riferiscono è ancora in fase di riscontro soprattutto perché manca il corpo della vittima. Al momento i vigili del fuoco che si stanno immergendo nelle acque torbide del fiume Liri non hanno trovato traccia della ragazza.