Benzina cara, anzi carissima e se gli automobilisti soffrono, i benzinai si arrangiano e qualche volta imbrogliano e truffano i poveri clienti.
I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, in uno dei quartieri più abitati della città , hanno posto fine ad una serie di truffe ai danni degli automobilisti che, ignari, venivano raggirati nel mentre rifornivano le proprie auto.
Le Fiamme Gialle che hanno colto in flagrante i “furbetti†della pompa e filmato i loro movimenti non hanno creduto, in un primo momento, ai loro occhi!
Le due persone impiegate nella gestione giornaliera dell’impianto di distribuzione, erogavano, all’insaputa dei clienti, distratti durante il rifornimento del carburante, una quantità di prodotto inferiore rispetto alla somma corrisposta.
Mentre uno dei gestori distraeva il cliente in attesa a bordo dell’autovettura, il complice, simulando di appoggiarsi alla colonnina di rifornimento copriva con una mano l’importo erogato e, dopo aver riposto la pompa, agiva sulla pulsantiera dell’erogatore facendo apparire sul display proprio il prezzo corrispondente alla quantità di benzina richiesta.
In questo modo anche l’automobilista più accorto ed attento veniva tratto in inganno.
In un solo giorno, nell’arco di tempo delle riprese effettuate dai finanzieri della Compagnia, i gestori hanno “derubato†ben sei dei dieci automobilisti loro clienti, riuscendo persino ad ingannare l’autista di un autocarro sceso dal mezzo per il rifornimento di una tanica di benzina occorrente per altri usi.
Si sono “salvati†soltanto i consumatori che hanno effettuato un rifornimento minimo (dai 5 ai 10 euro).
Le indagini, avviate dopo alcune segnalazioni e denunce da parte di cittadini che riferivano circa strane percorrenze rispetto ai rifornimenti e chilometraggi abituali, hanno, per ora, visto deferire alla locale Procura della Repubblica i due malfattori per il reato di truffa aggravata.
La Guardia di Finanza, pertanto, invita – come accaduto in questa circostanza – a segnalare qualsiasi irregolarità e presunto illecito al servizio di pubblica utilità “117†al fine di garantire trasparenza e correttezza nonché tutela ai cittadini consumatori soprattutto in questo periodo di difficoltà economica, in cui sempre più spesso, qualche “furbo†crede di avvantaggiarsi alle spalle degli onesti cittadini.