“La conclusione dell’indagine sulla contraffazione del farmaco Ozopulmin, lungi dal rappresentare un segnale d’allarme sulla sicurezza dei prodotti commercializzati in Italia, costituisce conferma della capacità delle Istituzioni di tutelare la salute pubblica e di perseguire efficacemente il crimine farmaceuticoâ€, dichiara il Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani.
“Il caso nasce da un’attività di intelligence avviata da AIFA nel giugno 2011 e condivisa immediatamente con i NAS le verifiche, effettuate in modo tempestivo, hanno altrettanto rapidamente portato al ritiro del prodotto, a tutela dei consumatori Questo tipo di contraffazione, confermato anche dalle analisi di laboratorio, rappresenta – prosegue Pani – il primo caso in Italia; nel contesto europeo, sempre in tempi recenti, sono intervenuti invece casi più preoccupanti, come la falsificazione di prodotti antitumorali, che non hanno coinvolto il sistema italiano grazie al monitoraggio costante effettuato attraverso il sistema di tracciabilità e alla continua condivisione delle informazioni su casi sospetti tra le Amministrazioni, sanitarie e non, interessate da tempo alla problematica.
La collaborazione intersettoriale strutturata da tempo nella Task force nazionale IMPACT Italia, e la stretta cooperazione tra gli uffici AIFA che si occupano di contraffazione, farmacovigilanza, autorizzazioni, ispezioni – conclude il Direttore Generale dell’AIFA – ha permesso di avviare azioni congiunte, coordinate ed efficaci con risultati che confermano ancora una volta la capacità del sistema di tutelare la salute pubblica e di ogni singolo cittadino.â€