“Una mostra molto toccante, che lancia un messaggio molto diretto su un tema con il quale purtroppo il confronto è quotidiano.†Con queste parole l’assessore alle politiche sociali del Comune di Cassino, Stefania Di Russo, ha commentato la mostra ‘Non parlo, non sento, ma vedo’, allestita presso il foyer del Teatro Manzoni e curata dalla fotografa Brunella Iorio. “Questa mostra – ha continuato la Di Russo – voluta dalla Caritas, patrocinata dal Comune e realizzata grazie anche al contributo fondamentale della Banca Popolare del Cassinate, fotografa al meglio le situazioni limite di chi purtroppo vive in stato di povertà . Brunella, con la supervisione del professor Franzese, è riuscita con i suoi scatti a toccare la sensibilità delle persone, fornendo un quadro molto completo a cui non occorrere aggiungere parole per capire il messaggio contenuto al suo interno, dal momento che le immagini riescono a cogliere gli elementi più salienti di uno scenario fatto di miseria e di povertà . Ed è riuscita a fare questo rispettando le vittime innocenti, i soggetti scelti quindi, di una realtà purtroppo spesso celata e dimenticata, senza cadere nella tentazione di voler strappare una lacrima ad ogni costo, ma riportando una triste realtà in maniera precisa e puntuale. La povertà , infatti, non è solo mancanza di un supporto economico, ma è anche e soprattutto solitudine ed isolamento; fattori che scaturiscono dall’indifferenza che spesso si riscontra nel momento in cui arriva la richiesta di aiuto da parte delle persone in difficoltà . Ecco, all’interno della mostra è presente tutto questo ed è ben evidente l’impronta di quelle che sono le condizioni di povertà nel nostro Paese. Soprattutto la mostra da una lettura critica di questa condizione, offrendo diversi spunti di riflessione e rappresentando un vero e proprio invito alla solidarietà . Senza tralasciare che mette ben in evidenze quelle che sono le azioni quotidiane che la Caritas porta avanti nel contrastare le varie forme di povertà . Proprio per queste ragioni credo che tutti i cittadini di Cassino abbiano, con questa mostra, un’occasione importante per confrontarsi con una realtà che magari non si tocca con mano o di cui non si parla, ma che di certo, purtroppo, è ben visibile.â€