Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
Buon compleanno referendum! A due anni dalla enorme vittoria popolare per l’acqua pubblica e contro il nucleare, Legambiente anche nel Lazio partecipa alla giornata di mobilitazione organizzata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e dal Comitato per fermare il nucleare. A Roma e nel Lazio milioni di cittadini votarono per la gestione pubblica dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti, per l’abolizione della remunerazione del capitale investito nella tariffa del servizio idrico integrato e contro il ritorno del nucleare (ben 1.288.034 romani – 60,56% del totale), e di questi oltre il 96% si dissero favorevoli a queste scelte.
“Siamo in piazza per chiedere che la nuova amministrazione della Regione Lazio approvi subito la proposta di legge dei Movimenti per l’Acqua e istituisca il Tavolo della trasparenza sul nucleare, mentre si avvia la discussione sul nuovo piano energetico regionale. Per rispettare il plebiscito che i cittadini espressero su queste scelte col loro voto servono azioni concrete -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. I referendum rappresentano un punto importantissimo di partecipazione dei cittadini alle scelte per il futuro del Capitale e del Paese su questioni concrete e strategiche come l’acqua e l’energia, la politica e chi amministra ne devono tenere conto, ancor di più vista la disaffezione mostrata nell’ultimo voto comunale.â€
Legambiente Lazio partecipa alla mobilitazione che stamattina si tiene di fronte al Parlamento e nel pomeriggio a piazza San Cosimato, tornando a chiedere il rispetto della volontà referendaria, dopo che il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini si sono espressi a gran voce a favore dell’acqua pubblica e contro il ritorno al nucleare nella consultazione referendaria.Per questo Legambiente Lazio interpella la Regione Lazio con due richieste ben precise sul tema dell’acqua pubblica e del nucleare. In particolare, è fondamentale che venga discussa e approvata la proposta di legge presentata dai Movimenti: l’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere, servono gestioni pubbliche e partecipate che migliorino il servizio invece di aumentare le tariffe, lavorino sulla depurazione, l’efficienza e il risparmio idrico. Allo stesso tempo, contro l’inutile e pericoloso nucleare bisogna dare un futuro energetico pulito alla Regione, avviando la discussione per il nuovo piano energetico regionale per puntare su risparmio, efficienza e fonti rinnovabili, ma anche istituendo subito il “tavolo regionale di confronto, trasparenza e partecipazione sulle attività di messa in sicurezza dei materiali e dei siti nucleari, sull’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e sul trasporto di materie radioattiveâ€. Sulla scorta di altre esperienze regionali, dove il tavolo coinvolge soggetti istituzionali e parti sociali, nel Lazio vanno rese note le questioni relative alla bonifica della centrale nucleare di Latina e del laboratorio OPErazioni Calde (OPEC) nel Centro di Ricerca di Casaccia. Gli interventi sono in corso da diversi anni, ma poco per ora è dato sapere: tempi di riprocessamento delle scorie e di rientro ai siti di produzione, livelli di contaminazione delle aree di localizzazione degli impianti.