I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, ieri sera, su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di L’Aquila che ha emesso il provvedimento, hanno tratto in arresto un 32enne del luogo che dovrà espiare la pena detentiva definitiva di tre anni, tre mesi e dieci giorni. L’uomo, che è stato associato alla casa circondariale di Lanciano a disposizione dell’autorità Giudiziaria frentana, nel Gennaio del 2009 fu tratto in arresto a seguito della morte di un barista 26enne di Montemarcone, suo amico. Le indagini svolte dagli uomini dell’Arma permisero di accertare che quella notte di Gennaio la Fiat 500 guidata nell’occasione dall’arrestato, con a bordo i due giovani di ritorno ad Atessa dopo una serata in discoteca, nell’affrontare un tratto rettilineo si strinse troppo a sinistra. Nella circostanza il 26enne di Montemarcone, che evidentemente si era sporto dal finestrino perché forse si era sentito male, batté violentemente la testa contro un albero. L’amico, invece di trasportarlo in ospedale, decise di abbandonarlo sotto casa. Solo alcune ore dopo furono i genitori del barista a ritrovare il figlio e a trasportarlo in ospedale quando era ormai troppo tardi. In un primo momento il 32enne accusò del delitto un giovane di Montazzoli che fu anche arrestato ma poi scagionato a seguito della sua confessione.