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Case sgomberate a Cassino. Ristabilita la legalità e la gente torna a dormire nelle auto

Le famiglie sgomberate dalle palazzine di Via Vaglie a Cassino non ci stanno. Di fronte a tanti “muscoli” mostrati ieri dalle istituzioni per difendere una proprietà che l’esercito rivendica come sua, la gente ha accettato di lasciare pacificamente le due strutture inutilizzate da anni, anche per evitare coinvolgimenti in violenze a donne e bambini, ma non ha rinunciato a manifestare. Per questo, ieri sera si sono ritrovati nuovamente di fronte al Comune anche perché molti di loro non hanno un posto dove andare. Un uomo, in particolare, é stato colto da malore ed é stato necessario far intervenire una ambulanza del 118. Pressione alta e affaticamento cardiaco sono giustificati dopo aver vissuto una giornata come quella di ieri quando, l’uomo, tra gli occupanti abusivi, si é visto contro un’enorme e forse ingiustificato schieramento di carabinieri, finanzieri, poliziotti e forestali e tanta Digos. Una situazione che a Cassino costituisce un vero precedente (preoccupante) che nessuno, neanche i più vecchi e attenti cronisti ricordano. Gli agenti in tenuta antisommossa sono tenuti varie volte in zona per manifestazioni legate a diritti del lavoro o contro discariche. Ieri sono dovuti intervenire perché dei disperati hanno tentato di “darsi” una casa prendendola da chi non ne aveva bisogno. Una occupazione illegale, certamente. Ma in un Paese legale nessuno dovrebbe vivere in una macchina con due figli quando esistono inutilizzate case di proprietá pubblica.
Er. Am.
Foto Alberto Ceccon

 

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