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Droga per le province di Latina e Frosinone, sette arresti a Fondi

Rifornivano di droga molti centinaia di tossicodipendenti della provincia di Latina, quella di Frosinone arrivando fino al Molise. A porre fine ad un vasto giro di spaccio di sostanze stupefacenti sono stati gli agenti del commissariato di Fondi diretto dal vice questore Massimo Mazio, e quelli della Squadra Mobile di Latina e Squadra Mobile di Campobasso che hanno eseguito, questa mattina, sette ordinanze di misura cautelare, tre in carcere e 4 ai domiciliari. In galera è finito Mirco Biagiotti, 36 anni residente, ritenuto la testa dell’organizzazione. Italo De Santis 41 anni e Sandro Esposito 45 anni tutti e tre pregiudicati di Fondi
Ai domiciliari, invece, è stato relegato un incensurato, A. F. 42 operaio, Umberto Grossi 31 anni, tutti di Fondi, Marian Borcoi 26 anni romeno residente a Fondi e
Moses Hokororo, 48 anni straniero residente a Castelvolturno (CE).
Dalle indagini svolte gli agenti hanno accertato che i tre gestivano un traffico di droga che che riusciva a smerciare tra i 3 e i 4 chili di droga al mese.
L’indagine prende il via dall’arresto in flagranza di tale COLITTI Massimo del”70 , operato il 28.02.2012 nei pressi di Campobasso da personale di quella Squadra Mobile, bloccato con circa 200 grammi di cocaina sequestrati e riconducibili alla attività di soggetti pregiudicati di Fondi orbitanti nel mondo dello spaccio al minuto di sostanze stupefacenti. In particolare, in tale occasione , la droga era occultata in una motocicletta trasportata a Campobasso a bordo di un furgone appositamente noleggiato, di conseguenza, dall’esame del GPS montato sul camioncino è stata desunta la provenienza del mezzo partito da un’ officina meccanica di Fondi.

Dal primo arresto in poi, nel corso della lunga e complessa attività info investigativa predisposta, sono stati effettuati svariati riscontri positivi ai reati ipotizzati, suffragati da vari e sistematici sequestri di sostanza stupefacente che in varie quantità, serviva ad alimentare il mercato fondano e zone limitrofe attraverso una fitta rete composta da spacciatori e piccoli assuntori. Infatti, nel corso delle indagini già alcuni dei soggetti destinatari delle odierne misure sono stati tratti in arresto ed è stato acclarato che il fiorente traffico, spesso proveniente dal casertano, era costituito da droga già suddivisa in numerose dosi pronte per lo spaccio.

In considerazione quindi della validità del quadro probatorio acquisito ed agli stessi indagati riconducibile, in relazione ai vari episodi ed accadimenti ampiamente riscontrati è stata evidenziata la necessaria adozione di idonee misure custodiali personali atte a prevenirne ed impedirne la reiterazione oltre che fornire loro la possibilità di inquinare e invalidare le prove raccolte.

Le attività intercettive svolte hanno disvelato una intensa attività di compravendita di sostanze stupefacenti gestita da BIAGIOTTI con alcuni dei coindagati tra cui GROSSI Umberto, BORCOI Marian ed ESPOSITO Sandro che avevano diversi ruoli e funzioni, emerge infatti in maniera chiara che alcuni di essi effettuavano viaggi in Campania su mandato del loro “capo” impiegati come “corrieri” per acquistare lo stupefacente.

Rilevati i concreti elementi probatori raccolti, nel corso dell’attività investigativa, nei confronti degli indagati e rilevato che numerosi sono i riferimenti alle plurime attività di acquisto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina poste in essere dai suddetti indagati stante la quantità e qualità di droga trattata e la loro ripetitività ricorrono specifiche esigenze cautelari anche in considerazione dei precedenti specifici di alcuni di essi, il P.M. concordando con le richieste avanzate ha ravvisato la necessità di richiedere l’applicazione della misura cautelare personale a carico dei predetti.

Tutti gli elementi investigativi sinteticamente descritti rappresentano l’insieme univoco per legare tra loro plurimi episodi che sarebbero potuti apparire altrimenti come neutri avuto riguardo al mero contenuto criptico di alcune conversazioni non individualizzate dal gergo esplicito rilevato in altre (laddove gli indagati fanno diretto riferimento alla sostanza stupefacente mediante l’uso dei termini convenzionali quali “scooter”, “mozzarella” ed altri) e che come detto, sono state valorizzate dall’attività di sequestri di sostanze stupefacenti operati in altri ambiti procedimentali ma comunque connesse temporalmente e soggettivamente all’attività di investigazione sviluppata.

Inoltre, dall’analisi delle conversazioni emerge in maniera chiara il ruolo del Biagiotti nel procacciare droga ai vari tossicodipendenti che con insistenza lo chiamano più volte al telefono, sicchè le varie cessioni contestate vanno a suffragare l’intero quadro investigativo. In circa un mese di attività è stato monitorato un movimento di circa 100gr. di sostanza al giorno con continuo rifornimento dal casertano, indicativo dell’ approvvigionamento di circa 3-4 kg al mese (per un valore di 15/20.000e.) Difatti, decine sono stati gli acquirenti provenienti dal frusinate e dalla provincia di LT controllati e segnalati alla Prefettura (ai sensi dell’art.75 D.P.R. 309/90) con contestuale ritiro di patente di guida, in alcuni casi.
Nella mattinata odierna, nel corso delle attività sono state effettuate anche perquisizioni mirate con l’ausilio di personale della Squadra Cinofili fatta appositamente giungere in loco, per controllare con maggiore incisività le abitazioni e relative pertinenze dei predetti.
Nel corso della perquisizione domiciliare a carico dell’ESPOSITO Sandro, è stata rinvenuta una boccetta contenente METADONE (medicinale solitamente in uso ai tossicodipendenti), nr. 2 bilancini di precisione marca LAICA e VALEX e una scatola contenente stringhe per confezionamento sacchetti, verosimilmente utilizzate per confezionare le dosi nonché una scatola in metallo con tre pezzi di hashish del peso di gr.2 circa, il tutto veniva sequestrato e posto a disposizione dell’A.G.procedente.
Alla luce di quanto sopra, gli arrestati dopo le formalità di rito, sono stati condotti, i primi 3, presso la Casa Circondariale di Latina mentre i restanti 4, accompagnati presso le rispettive abitazioni ove dovranno scontare il periodo degli arresti domiciliari imposto dal Tribunale di Latina.

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