Oggi militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, Terza Sezione – Reati di Criminalità Economica, hanno eseguito il sequestro di disponibilità bancarie e beni immobili appartenenti a Vincenzo Schiavone, noto imprenditore della sanità privata del litorale domitio (operante nel settore delle strutture sanitarie accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale), per il valore complessivo di circa 4,5 milioni di Euro. Il sequestro è stato disposto dal G.1.P. presso il Tribunale di Napoli all’esito di una complessa attività investigativa, che ha consentito di clisvelare un complesso e sofisticato disegno elusivo incentrato su una “girandola” di atti e negozi artificiosi, escogitati e realizzati in più fasi temporali allo scopo di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva avviata nei confronti della “Clinica Salus S.r.l.”, già titolare della struttura ospedaliera di Mondragone (CE) nota in passato come “Clinica Salus” e attualmente denominata “Clinica Padre Pio”, per debiti verso l’Erario ed Enti pubblici (dati principalmente da imposte sul reddito e contributi previdenziali). Le condotte fraudolente poste in essere dal dominus Vincenzo Schiavone con il concorso dei suoi stretti collaboratori Eliseo kzo e Costantino Salvatore Tennerello traggono origine dalla progressiva acquisizione, da parte del “La Nuova Domiziana S.p.A.” riconducibile allo stesso Vincenzo Schiavone, del 100% del capitale sociale della citata Clinica Sal us S.r.l. Successivamente, dopo aver investito nel triennio 2003-2006 un importo complessivo di oltre 3,6 milioni nella Clinica Salus S.r.l., in data 12 dicembre 2006 La Nuova Domiziana S.p.A. ne trasferiva le quote sociali – per l’importo di soli 10.000 € – a una società neo-costituita denominata “Findo S.r.l.”, formalmente di proprietà di soggetti indipendenti ma nella sostanza riconducibile allo Schiavone. Dopo aver “monetizzato” nell’ottobre 2007 tutti i crediti vantati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale, cedendoli a una primaria società di leasing e là ctoring, la Clinica Salus S.r.l., gravata dei citati debiti verso l’Erario ed Enti pubblici per un ammontare complessivo pari a circa 4,5 milioni E, nel gennaio 2008 cedeva la convenzione stipulata con il medesimo S.S.N. a una società appositamente costituita, la “Padre Pio S.r.l.”, anch’essa di proprietà del La Nuova Domiziana S.p.A., evitando di operare una cessione d’azienda o di ramo d’azienda, così da celare la naturale continuità dell’attività aziendale con l’acquirente Clinica Padre Pio S.r.l. Una volta svuotata di tutti gli assets, la Clinica Salus S.r.l. è stata dapprima oggetto di due trasferimenti di proprietà a favore di altrettanti prestanome e, nell’aprile 2008, è stata fusa per incorporazione nella società inglese “Hibiscus Healthcare Limited”, poi cancellata nel maggio 2009 dal registro delle imprese inglesi, a definitiva dimostrazione della fraudolenta strumentalità dell’intero complesso di operazioni societarie descritte. I reati contestati agli indagati sono la “sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte”, di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 74/2000, relativamente ai debiti per imposte sui redditi, nonchè “truffa aggravata”, di cui all’art. 640, secondo comma, del codice penale, relativamente agli altri debiti (soprattutto per contributi previdenziali) nei confronti di vari enti pubblici.