Un appello al senso di responsabilità delle singole persone. Un appello che colpisce al cuore quello di Bruno Della Corte che dal giorno stesso dell’occupazione delle due palazzine di via Vaglie ha avviato una raccolta di viveri da destinare alle diciotto famiglie che si sono rinchiuse oltre i cancelli degli edifici demaniali. “Sono cinquanta persone di cui 14 bambini di tutte le età che non hanno niente. Non entro nel merito se la loro azione sia legale o meno, – ha detto Della Corte – il fatto è che sono persone, esseri umani che stanno vivendo un momento di grande difficoltà e devono essere aiutati. Ci sono anziani e tanti bambini che meritano attenzione e sostegno. Negli ultimi giorni la solidarietà sta diminuendo sempre di più e anche la quantità di cibo a disposizione degli occupanti. Dalla Caritas alla Croce Rossa ormai tutti mi stanno chiudendo la porta in faccia. Anche le persone comuni che inizialmente si erano dimostrate generose adesso evitando di aderire alla raccolta. Ma stiamo parlando di persone che non possono essere abbandonate a se stesse. Il mio è un appello a tutti i cassinati: se avete anche un pacco di pasta, donatelo”.