Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori della Questura di Frosinone, nel quadro di un’articolata indagine condotta nei confronti di una pericolosa associazione criminale organizzata straniera, operante anche in questo territorio provinciale, ed inserita in una più vasta organizzazione internazionale, sono finiti tre albanesi ed un afgano.
L’attenzione degli uomini della Squadra Mobile di Frosinone si è concentrata su di essi a seguito di una denuncia presentata da una prostituta albanese, vittima di un’estorsione.
Gli sviluppi investigativi hanno permesso di accertare che la donna godeva della protezione di due connazionali, un venticinquenne ed un ventiduenne.
Gli stessi, più volte nell’arco della giornata, chiedevano alla giovane il numero dei caffè presi, volendo, in realtà , conoscere quanti rapporti avesse consumato ed i relativi guadagni.
Dalle indagini è, altresì, emerso che, in più di una circostanza, i due albanesi sono intervenuti con la forza, affrontando e minacciando altri protettori concorrenti, al fine di difendere il posto ove la donna veniva costretta a prostituirsi.
Le risultanze investigative hanno, poi, messo in rilievo la figura di un terzo albanese che nel gestire più donne connazionali indotte a prostituirsi adescando clienti in bar e/o altri locali pubblici, ha numerose volte tentano di inserirsi con le “proprie†donne nella “fiorente†zona industriale di questo capoluogo, ma senza successo per l’intervento duro e violento delle altre organizzazioni presenti in loco.
L’uomo, inoltre, usava impartire ordini telefonici su tempi e modalità degli incontri con i clienti, costringeva le donne “protette†ad avere rapporti sessuali con lui, spingendole, finanche, ad assumere sostanze stupefacenti prima degli amplessi stessi.
Nel quadro di quest’ultime attività si è, infine, inserito un quarto uomo, un ventitreenne afgano, che mediava gli “incontri di gruppo†tra le prostitute del terzo albanese ed i suoi connazionali afgani presso la propria abitazione, contrattando prezzi e modalità delle prestazioni.
Per i quattro stranieri sono, quindi, state emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per sfruttamento della prostituzione e reati ad esso assimilabili.
Al momento, le manette ai polsi sono scattate per uno dei tre albanesi e per l’afgano, mentre per gli altri due albanesi, resisi nel frattempo irreperibili, le ricerche sono tuttora in corso.