Il sistema sanitario in provincia di Frosinone garantisce 2,6 posti letto ogni mille abitanti. E se il dato in sé non racconta nulla, confrontato ai 6,5 posti letto ogni mille abitanti della capitale e dei 3,7 richiesti per legge, probabilmente ci appaiono più chiare le carenze e le difficoltà dei cittadini costretti alle migrazioni verso la capitale. Questi dati sono alcuni dei dettagliati argomenti portati in un incontro a Cassino promosso dall’ex assessore provinciale Fabio Celletti e dall’ex consigliere provinciale e regionale Fernando D’Amata con la partecipazione del consigliere regionale Marino Fardelli, durante il quale è stato analizzato il nuovo e contestatissimo atto aziendale della provincia di Frosinone la cui presentazione che doveva avvenire il 5 agosto è stata prorogata di due mesi. “La proroga ci darà modo di trovare una condivisione sulla redazione di un piano che è stato bocciato da tutto il territorio – ha detto l’on. Fardelli – A partire dai sindaci fino agli operatori sanitari comprese le organizzazioni sindacali e i rappresentanti politici a tutti i livelli. Nell’incontro ho raccolto le proposte degli amministratori locali e degli operatori sanitari oltre che le contestazioni ad un piano che penalizza le strutture ospedaliere di base e che va invece ad implementare quelle secondarie mortificando reparti fondamentali come ad esempio per il Santa Scolastica di Cassino che serve un notevole bacino d’utenza e per il quale l’attenzione deve restare altaâ€. Il consigliere Fardelli, quale rappresentante regionale della provincia di Frosinone, ha raccolto l’appello di sindaci, consiglieri comunali, medici, rappresentanti sindacali che nel dibattito hanno evidenziato la necessità di portare presso la Regione Lazio la voce di un territorio che già è stato mortificato dalla realizzazione delle macroaree definite “romacentriche†perché salvaguardano esclusivamente le esigenze della capitale tagliando sulle provincie. “Le indicazioni degli operatori sanitari su come si può migliorare la sanità in provincia di Frosinone, sono interessanti e vanno recepite e portate in Regione Lazio così come le preoccupazioni degli amministratori locali – ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli – Se finora la bocciatura di un intero territorio non ha sortito effetti su possibili e attese modifiche all’atto aziendale, porteremo ancora le ragioni di tutta la provincia direttamente in Commissione Sanità e al Presidente Zingarettiâ€.