Emergenza abitativa a Cassino, l’Asia/Usb: “Avviare una nuova politica della casa”
10 Settembre 2013Dall’Asia/Usb riceviamo e pubblichiamo:
L’assemblea pubblica organizzata da Asia/Usb, tenutasi ieri, alla quale hanno partecipato l’ass. regionale alla casa Fabio Refrigeri, parte della maggioranza consiliare ed esponenti del “movimento per il diritto all’abitare†e del “comitato di lotta per la casa di Cassinoâ€, va a nostro avviso nella giusta direzione. L’assessore Refrigeri ha confermato l’esistenza dei fondi ex gescal (200 miliioni di euro) ai quali vanno ad aggiungersi 250 milioni stanziati dalla regione, come più volte ribadito da Angelo Fascetti (legale rappresentante di Asia). La speranza è quella di avviare un percorso virtuoso che coinvolga tutte le forze in campo per dare il via ad una nuova politica pubblica della casa. Dai beni demaniali dismessi o lasciati alla rovina (Via Vaglie), passando per l’acquisizione di immobili da privati da destinare all’emergenza, (proposta del neo-insediato commissario straordinario Ater Antonio Ciotoli) fino a giungere ad un vero piano casa per l’emergenza in atto, è sembrato chiaro a tutti che diventa dirimente rilanciare l’edilizia residenziale pubblica. Fosche invece le nubi che si addensano sullo sbandierato housing-sociale dell’ass. Di Russo, la quale è convenuta con quanto più volte le avevamo fatto notare, e cioè che le restrizioni delle norme regionali (che noi proponiamo di cambiare radicalmente) impongono cifre (4 euro al metro quadrato per il canone di locazione) che per Cassino sono assolutamente irricevibili. Vogliamo inoltre precisare che, come affermato dal nostro delegato Fiat Luigi Sorge, la lotta messa in atto dalle 18 coraggiose famiglie deve assolutamente sposarsi con un altro fondamentale diritto e cioè quello ad un lavoro dignitoso stabile e ben retribuito, altrimenti tra poco ci ritroveremmo nella stessa tragica situazione che stiamo vivendo da ormai troppi mesi. Registriamo infine il tanto atteso, per usare un eufemismo, intervento dei vertici Ater finora più che sfuggenti, e cogliamo l’occasione per ricordare al commissario che l’annosa questione delle 35 case Ater vendute senza regolare bando pubblico non può essere sottaciuta un minuto in più. Non ci riterremo soddisfatti fin quando chi di dovere (magistratura e vertici Ater) non avrà fatto chiarezza in merito a quella che potremmo definire un’azione di pirateria bella e buona fatta sulle spalle del popolo a vantaggio dei soliti noti.