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Inaugurata la prima Sala Panel della Ciociaria. I sommelier dell’olio sanno finalmente dove lavorare

Momento storico per la città capoluogo e per tutta la provincia di Frosinone. Inaugurata la prima sala Panel e presentato il primo Panel ufficiale della Ciociaria.
Si tratta degli assaggiatori d’olio (dei veri e propri sommelier dell’olio), tecnici preparati ed esperti, gli unici competenti a stabilire l’esatta categoria merceologica di ogni olio prodotto (extravergine, vergine, lampante…) ed i soli abilitati a concedere la famosa D.O.P.
L’organismo, riconosciuto con tanto di decreto ufficiale da parte del ministero dell’agricoltura, da oggi ha anche a disposizione la sala Panel, ossia una sala con tutte le attrezzature indispensabili per procedere con l’analisi sensoriale.
Ogni olio prodotto infatti, prima di essere messo in vendita, dovrà essere vagliato e certificato dal Panel che, oltre a stabilire se si tratta o meno di un extravergine, potrà certificare tutte le diverse qualità positive del prodotto.
L’avvenimento non è di poco conto, soprattutto in provincia di Frosinone dove nella produzione di olio molto viene lasciato alle regole dettate dalla “tradizione”, non sempre le migliori per ottenere olio di qualità.
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Una vera e propria rivoluzione insomma: da oggi in poi sarà un organismo composto da persone selezionate e qualificate che opererà sul territorio a passare al setaccio gli oli prodotti in Ciociaria. L’obiettivo degli assaggiatori però non sarà quello di sanzionare i produttori, bensì di intervenire prima della raccolta e suggerire le migliori tecniche studiate e messe a punto dall’ISE (Istituto sperimentale elaiotecnica).

Per questo al momento dell’inaugurazione era presente la dottoressa Franca Angerosa già primo ricercatore dell’Ise.
Intervenuta all’evento anche l’assessore regionale all’agricoltura Sonia Ricci che, nel suo intervento ha ribadito, come “nel Lazio ci siano tante eccellenze anche più di regioni come la Puglia (ndr.: primo produttore d’olio d’Italia). Il Lazio è una delle regioni più innovatrici ma abbiamo alcune difficoltà nel settore del marketing, non siamo la Toscana, quindi dobbiamo ripensare una promozione, un nuovo marketing, partendo dalle eccellenze del territorio”.


Ed uno degli obiettivi del Panel ciociaro sarà proprio quello di stimolare le aziende ad elevare la qualità del loro prodotto.
Tuttavia c’è bisogno di fare un sistema Lazio. Il concetto è stato ribadito sia dal presidente della camera di commercio che dal presidente di Innova (azienda speciale della Cciaa).
“Da oggi viene data una nuova possibilità in termini di sviluppo economico al territorio che può puntare su una iniziativa del genere”. Ha detto Curzio Stirpe. “L’Azienda Innova ospita nella sua sede una struttura che è a disposizione di quelli che lavorano da decenni nell’olivicoltura. Ciò rappresenta una nuova possibilità, cioè quella di certificare la D.o.p. degli oli che vengono prodotti in provincia di Frosinone. Ottenere una certificazione D.o.p. significa dare una valorizzazione ad un prodotto ciociaro. In termini industriali, in termini di turismo, significa proporre a livello nazionale, e perché no internazionale, un prodotto di questo territorio, che si va ad affiancare agli oli toscani, agli oli liguri, agli oli siciliani ai quali l’olio ciociaro non ha nulla da invidiare. Innova – ha rimarcato il presidente Curzio Stirpe – è sempre vicina agli olivicoltori, assistendoli nella potatura delle piante, nella preservazione da agenti nocivi, nella molitura dell’olivo. Sono tutti corsi di formazione che Innova promuove grazie allo stimolo che gli arriva dalle associazioni degli agricoltori”.

“L’inaugurazione della Sala Panel, qui nella Sede formativa di Innova, è un grande passo avanti fatto nella totale concordia dei produttori e delle associazioni del settore”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Camera di Commercio di Frosinone, Marcello Pigliacelli. “Quando mi è stata prospettata l’apertura della sala Panel io ho accolto con entusiasmo la proposta. Così in 6-7 mesi siamo riusciti a centrare questo obiettivo. Ora dobbiamo continuare in questo percorso di crescita puntando sugli elementi caratteristi del nostro territorio. Pertanto abbiamo ripreso il discorso dell’olio D.o.p., fermo da due anni. Già da qualche mese, infatti, ci stiamo confrontando con i produttori e le associazioni. Una volta che saremo pronti dobbiamo cercare di creare, contestualmente, una canalizzazione di vendita del nostro prodotto. Ma si deve partire dalla D.o.p., dalla certificazione, dall’attestazione della qualità, altrimenti possiamo anche trovare canalizzazioni di vendita ma saremo costretti a svendere, come sta succedendo, troppe volte, il nostro prodotto. Oggi segniamo l’inizio di un percorso di ristrutturazione qualitativa del prodotto ‘Ciociaria’, un percorso che trova sempre a disposizione e sempre pronta la Camera di Commercio di Frosinone” – ha concluso il Presidente Marcello Pigliacelli.

All’inaugurazione erano presenti anche i consiglieri regionali Buschini e Bianchi, il comandante provinciale dei carabinieri il colonnello Antonio Menga, il vice prefetto il dottor Grossi, il comandante della polizia provinciale Massimo Belli, i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura.
Soddisfatto ed entusiasta anche il commissario dell’amministrazione provinciale Giuseppe Patrizi: “In questo territorio bisogna puntare in tutti i settori, ma soprattutto in quello dell’agricoltura che ha molte potenzialità. Io sarò sempre promotore di tutto quello che farà il Panel di Frosinone perché è importante andare nella direzione del prodotto di qualità per emergere anche da punto di vista economico e commerciale”.
Soddisfazione per il traguardo raggiunto è stata espressa anche da Paolo Perinelli nella sua doppia veste di presidente di Confagricoltura, e produttore. Confagricoltura ha ospitato i corsi per gli assaggiatori; corsi fortissimamente voluti dal presidente dell’As.P.ol. (Associazione dei produttori di Olio) Antonio Lancia che dice: “l’istituzione del Panel è solo il primo passo. Tra i nostri prossimi obiettivi abbiamo anche la realizzazione di una vera e propria guida degli oli ciociari. Una più stretta collaborazione con le scuole per formare i futuri consumatori ed un rapporto privilegiato con ristoratori ed enoteche per la diffusione dell’olio ciociaro in Ciociaria”.

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