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Si concretizza l’ipotesi omicidio, l’enologo ucciso a Itri con colpi di pistola e poi bruciato

Sarebbe stato prima ucciso con alcuni colpi di pistola e poi dato alle fiamme nella sua auto. L’assassino avrebbe atteso Ulrico Cappia, fuori dall’azienda vinicola di Itri per la quale lavorava, probabilmente sotto la minaccia di un’arma é stato condotto in una zona piú nascosta della stessa azienda e li sarebbe stato ucciso, quasi giustiziato, con almeno un colpo al cranio. Difficile dire quanti proiettili lo hanno raggiunto dato che le condizioni del corpo, o meglio i resti, non permettono una conta precisa. L’uomo viveva a Roma e viaggiava per raggiungere Itri e l’azienda per la quale lavorava. solo alcune volte pernottava in zona. Gli investigatori cercano il responsabile tra i conoscenti che l’uomo aveva ad Itri dato che quasi certamente conosceva il suo assassino.

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