Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Anche Adobe Data Systems USA cade nella trappola degli hacker. Due settimane fa i sistemi della società informatica produttrice tra l’altro dei programmi software come Adobe Reader per i file PDF e Photoshop, sono stati violati e i codici di alcuni dei suoi software più popolari sono stati sottratti. Con l’azione sono stati rubati i dati di tre milioni di clienti.
Gli esperti si dicono preoccupati poiché il furto dei codici potrebbe esporre l’azienda a nuove incursioni. La vulnerabilità è data dalla diffusione dei programmi, come Adobe Acrobat, usato in ogni parte del mondo per creare documenti elettronici in formato Pdf.
Il responsabile della sicurezza della società , Brad Arkin, ha rassicurato i clienti, precisando che, comunque, si è potuto accertare che nelle ultime due settimane, dopo la scoperta dell’attacco informatico, non è stato rilevato alcun nuovo rischio per gli utenti.
Da ciò che risulta gli hacker avrebbero probabilmente rubato dati di 2,9 milioni di clienti Adobe, inclusi nomi, numeri criptati delle carte di credito e di debito, date di scadenza e altre informazioni sugli ordini. I numeri di carta di decriptati non sarebbero stati apparentemente rubati.
L’azienda si è subito detta rammaricata profondamente per l’accaduto. E ha chiarito che, sta lavorando anche con partner esterni e le autorità per scoprire i colpevoli e limitare i danni.
Adobe, ha inoltre fatto sapere che i clienti interessati saranno informati e cambiate le loro password. Anche il furto del codice sorgente dei prodotti Adobe sarà esaminato.
Se è probabile che il rischio che gli hacker potrebbero penetrare nei programmi utilizzati dai clienti è, probabilmente, non aumentato a causa del furto, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti†rileva come tale colpo, dopo quelli a Vodafone e T-Mobile in Germania, e “Playstation Network” di Sony, sia l’ennesimo che riguarda i dati di milioni di clienti di grandi società , con ciò manifestandosi l’evidenza che la privacy e i dati di milioni di cittadini siano costantemente esposti a questi attacchi nonostante le rassicurazioni di questi colossi commerciali.
Ancora una volta ritorna, quindi, torna all’ordine del giorno la questione dei sistemi di sicurezza dei dati informatici ed ancora una volta lo “Sportello dei Dirittiâ€, ribadisce ai consumatori di stare sempre attenti ai propri dati, e di adottare quelle semplici accortezze come quella di utilizzare password diverse per account diversi e di cambiarle regolarmente.
Un altro consiglio è quello di tenere d’occhio sempre il proprio conto e di denunciare immediatamente all’autorità e alla propria banca ogni anomalia per ottenere la restituzione dell’eventuale maltolto.