Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Dopo lo scandalo della carne di cavallo rilevato nelle lasagne industriali o che, più di recente, ha riguardato le pepite di pollo che a malapena ne contengono, il consumatore è più attento a ciò che accade nel suo piatto e il Parlamento europeo ha aperto maggiormente gli occhi sulle pratiche dell’industria alimentare. In quest’ottica, l’eurodeputata olandese Esther de Lange, incaricata della questione, ha annunciato un fatto a dir poco sbalorditivo in seguito ad una sua scoperta dopo le verifiche che ha iniziato a svolgere l’europarlamento in campo alimentare.
Alcuni calamari sarebbero infatti in realtà intestini di suini, come ha rivelato in un’intervista alla stampa olandese il membro del parlamento europeo.
È vero che è tutto buono del maiale e che non si butta nulla. Ma che servisse anche per “sostituire†i calamari, no.
Questi cosiddetti calamari che si trovano nella base di alcuni prodotti e non hanno in realtà mai visto il mare, sarebbero infatti interiora di maiale la cui consistenza gelatinosa ricorderebbe i calamari.
Secondo l’eurodeputata, numerosi supermercati in Europa venderebbero tale prodotto, ma prima di parlare di uno scandalo, spiega Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, bisognerebbe comprendere l’entità e la misura di quella che è stata preannunciata come l’ennesima frode alimentare su grande scala.
Quindi, niente allarmismi, ma solo la necessità di verifiche da parte dell’autorità di vigilanza alimentare europee e nazionali cui è rivolto anche il presente comunicato.