Colle San Magno, inaugurato il Museo Vivo della Memoria
6 Ottobre 2013Un luogo che parla della guerra in maniera diversa, più umana, quasi a sottolineare che la chiave per stimolare non solo il ricordo, ma soprattutto l’importanza di non ripetere mai più gli errori del passato, non abbia bisogno di grandi spazi, scenografie, di raccontare vicende epiche: ci si può soffermare a descrivere le sofferenze, simili in tutte le latitudini del mondo, anche di un piccolo paese come Colle San Magno, adagiato sulle pendici del monte Cairo, retrovia tedesco sul fronte di Cassino e teatro delle terribili e cruente battaglie del 1943-44.
E’ questo il Museo Vivo della Memoria, inaugurato con una sontuosa e curata cerimonia moderata dalla dottoressa Elena Pittiglio, proprio nella giornata di ieri. Un evento che resterà impresso nella memoria locale, tante e tali sono state le personalità e le istituzioni giunte a Colle San Magno per la cerimonia.
Il Museo, realizzato con un finanziamento del Gal Versante Laziale, si articola in cinque sale all’interno di una palazzo storico e presenta, accanto alle testimonianze video, oggetti d’epoca donati dalle famiglie, un ricco corredo di documenti, reperti bellici, ricostruzioni accurate degli eventi più importanti, compresa la riproduzione delle foto aree scattate dalla RAF – l’aviazione militare inglese su tutta l’area del Monte Cairo, messe gratuitamente a disposizione dall’Aereofototeca nazionale. Ma è l’approccio e la chiave dell’allestimento quello che colpisce: un approccio “umanoâ€, in cui la dimensione dei rapporti tra gli individui emerge rispetto alla brutalità degli eventi bellici.
Un vero e proprio gioiello della memoria e uno straordinario documento che l’amministrazione comunale, grazie al lavoro di tantissime persone, coordinate dal direttore del museo, la dottoressa Cecilia Mastrantonio, hanno voluto realizzare e mettere a disposizione del territorio quale tappa obbligata di un percorso della memoria e dell’educazione alla pace e ai diritti umani.
A tagliare ufficialmente il nastro del Museo, insieme con il sindaco Antonio Di Nota, l’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera, il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Sesa Amici, l’ambasciatore neozelandese Trevor Donald Matheson, gli europarlamentari Francesco De Angelis e David Sassoli, la senatrice Maria Spilabotte, i consiglieri regionali Mauro Buschini, Marino Fardelli e Mario Abbruzzese; il presidente del Gal Versante Laziale, Loreto Policella, il presidente del Comitato Scientifico Silvana Casmirri, il direttore del Museo della Liberazione Antonio Parisella, il presidente del Comitato del 70 anniversario delle battaglie di Cassino, Danilo Sambucci; i rappresentati della Prefettura, della Provincia di Frosinone, molti sindaci del territorio, una nutrita rappresentanza delle forze armate e dell’ordine.
L’inaugurazione del Museo è stata preceduta da una solenne cerimonia presso il monumento ai caduti, dove alla presenza del picchetto d’onore del 41° Reggimento Cordenons di Sora è stata scoperta una lapide in ricordo delle vittime civili e militari della seconda guerra mondiale a Colle San Magno.
“Il Museo vivo della Memoria non è solo un documento storico – ha spiegato il sindaco Di Nota – ma è l’omaggio alla nostra comunità e ai sacrifici scontati durante le vicende belliche e al coraggio dimostrato per rinascere dalle macerie. E’ un luogo che ambisce a stimolare la pace. Un museo di pace per la pace. Grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione, in particolare alla direttrice Cecilia Mastrantonioâ€.