Per Italia Nostra l’entusiasmo per il progetto della cabinovia(che poi e’ quasi simile a quello a firma Ing. Silvio Mancini gia’ conosciuto ed oggetto di disamina e di scontri alcuni anni fa), e’ stato quantomeno precipitoso da parte dell’amministrazione comunale di Cassino.ITALIA NOSTRA e’ stata sempre favorevole al collegamento via fune ma solo se si parla di FUNIVIA e non di CABINOVIA…c’e’ una bella differenza!
Se si vuole valutare la bonta’ di un progetto bisogna innanzitutto che aderente a quelle finalita’ che lo hanno ispirato ;ITALIA NOSTRA e’ favorevole alla realizzazione di un impianto via fune solo se :
1) se ridurra’ l’ inquinamento costituendo il collegamento preferenziale per l’Abbazia :solo cosi’ si potra’ abbattere di molto l’inquinamento della citta’(e’ pero’ esagerato il calcolo di 30.000 kg giorno di co2 calcolato nello studio di fattibilita’ della ditta proponente come riportato nella entusiastica presentazione del progetto fatta dallo stesso primo cittadino ).Ma e’ veramente realizzabile la chiusura del traffico veicolare turistico verso l’abbazia?
2) se questo rispettera’ tutti quegli aspetti storici,religiosi,paesagistici che hanno determinato le ragioni per definire Montecassino “Monumento Naturale” e definirne l’importanza come Parco:allora bisogna valutare la bella differenza tra dodici piloni(cabinovia) ed uno (funivia),tra la maggiore grandezza delle stazioni di partenza ed arrivo per la cabinovia,tra le trenta cabine sempre in movimento della cabinovia e le due della funivia che partono solo quando cariche.Inoltre, aspetto non trascurabile, la funivia sarebbe storicamente piu’ aderente al passato pre bellico di Cassino. La cabinovia farebbe pensare ad un parco giochi mortificando eccessivamente la Storia religiosa e umana del “monte cui Cassino e’ nella costa”
3) se questo sara’ un nuovo volano turistico per la citta’ portando e facendo sostare nel Centro Commerciale Naturale quei turisti che oggi ignorano la citta’ concentrando la loro attenzione solo sull’Abbazia: e la Villa Comunale e’ l’unica soluzione per questo aspetto.
4) se questo sara’ nella sua realizzazione e gestione a costo zero per la collettivita’ auspicando inoltre rientri economici
5) se questo prevedera’ il minimo impatto naturale e paesagistico nonche’opere compensative che nel caso di partenza dalla villa Comunale sarebbero non solo auspicabili ma condizione essenziale per la sua fattibilita’(per esempio la necessaria messa in sicurezza delle alberature che, nonostante continue cadute di alberi in zone antropizzate,non ha trovato ancora soluzione)
6)se questo , in una citta’ che ha un dissesto economico spaventoso non imputabile alla attuale amministrazione ,che non ha un sistema fognario degno di una citta’ civile che eviti lo scarico in sorgenti o risanare marciapiedi vere trappole per i cittadini, prevede il minimo costo realizzativo(quindici per la cabinovia e dieci per la funivia) , un costo gestionale minimo,un impegno energetico accettabile(minore sicuramente quello per la funivia).Questi parametri sono importanti anche perche’incideranno sul costo del biglietto.
Per questi motivi ITALIA NOSTRA chiede che si apra al piu’ presto un tavolo di confronto per conoscere e valutare il progetto presentato e possibilmente per trovare soluzioni alternative e migliorative.. anche in considerazione che si vuole dare una visibilita’ alla Restaurata Rocca Ianula,costata milioni di euro ,che con l’impianto a fune sarebbe inesorabilmente taglata fuori da ogni percorso turistico. Ma ITALIA NOSTRA ha gia pronta la soluzione…
ANGELO SPALLINO – Italia Nostra