Le sponde del fiume Foro, importante ecosistema fluviale della nostra Provincia, sono state oggetto di un’attenta attività di perlustrazione da parte del personale del Comando Stazione Forestale di Ortona, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato di Chieti, nel corso della quale sono stati accertati abusi edilizi e paesaggistici e violazioni al Testo Unico Ambientale in materia di rifiuti, tali da indurre il GIP di Chieti a disporre il sequestro preventivo di due aree nel Comune di Ortona.
Nel primo caso, i forestali hanno scoperto un magazzino di oltre 150 mq con relative pertinenze, in corso di ultimazione, costruito in assenza dei necessari titoli autorizzativi urbanistico – edilizi e paesaggistici.
Nel secondo, le indagini hanno condotto ad un’area abusivamente adibita a parcheggio di roulotte e barche ed a discarica di rifiuti speciali. I rifiuti, in evidente stato di abbandono incontrollato e corrosi dall’azione degli agenti atmosferici, erano composti da rottami ferrosi, pneumatici, elettrodomestici, carcasse di autoveicoli, barche in disuso, materiale plastico e lastre di eternit. Inoltre, sul luogo è stato rinvenuto un automezzo ricercato dalle Forze di Polizia, poiché era stato oggetto di un provvedimento di sequestro emesso dal GIP del Tribunale di Pescara, ma sottratto all’esecuzione dal possessore, che rifiutava di dichiarare il luogo in cui fosse detenuto.
Il proprietario del magazzino ed un soggetto che usufruiva dell’area adibita a parcheggio abusivo sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati urbanistico – edilizi e paesaggistici e, per quanto riguarda il secondo, anche per gestione non autorizzata di rifiuti.
Proseguono le attività di controllo nelle aree limitrofe all’asta fluviale del Foro, dove, già nel mese di maggio scorso, il Comando Stazione di Ortona aveva sequestrato un’area, tutt’ora sottoposta alla misura cautelare reale, per tagli abusivi ed illeciti edilizi.
Particolarmente importante appare l’azione di prevenzione e repressione svolta dal Corpo Forestale dello Stato nelle zone fluviali, precluse all’attività edilizia ed alla modifica dello stato dei luoghi, non solo perché di particolare pregio ambientale, ma anche in quanto ricomprese nel Piano Stralcio Difesa Alluvioni a pericolosità idraulica molto elevata.
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