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Per non dimenticare, a Cassino celebrato 70esimo anniversario dell’Associazione Vittime Civili di Guerra

Ricordare per non dimenticare. Ricordare come atto di giustizia e rispetto, come rifiuto a lasciar cadere nell’oblio il male e la sofferenza che ogni guerra porta con sé.
E proprio per tenere alta l’attenzione sul significato della pace tra i popoli, Cassino e la sua Abbazia, lo scorso 28 settembre, hanno ospitato la 2° Giornata Regionale della Vittima Civile di Guerra, coincisa con il 70° anniversario della costituzione dell’Associazione Nazionale della Vittima Civile di Guerra.
2 Giornata Regionale ANVCG 074
Non è stata certo una casualità la scelta di Cassino, completamente distrutta dai bombardamenti e con la popolazione piegata da sofferenze e violenze atroci, con oltre 2000 morti.
E che il ricordo sia ancora vivo, insieme alla volontà di rendere omaggio alle vittime ed ai loro familiari, è stato testimoniato da quasi mille persone accorse per la celebrazione.
Tant’è che la splendida sala dell’Abbazia di Montecassino non è riuscita a contenere tutti i convenuti, accolti, oltre che da illustri rappresentanti delle Istituzioni, dell’Arma e da Don Giuseppe Colabate, dal Presidente dell’Associazione Nazionale avv. Giuseppe Castronovo, dal Vice Presidente Vicario Comm. Adolfo Limone, dal Presidente Regionale del Lazio Antonio Bisegna, dal Presidente Provinciale di Frosinone cav. Giovanni Vizzaccaro, dal Presidente Provinciale di Latina Cav. Sante Cerroni, dal rappresentante del Presidente di Viterbo Lidia Sorci, nonché da tutto il Consiglio Nazionale e da stimati autorità quali: On.le Eugenio Patanè, On.le Athos De Luca rappresentante del Sindaco di Roma Capitale Dott. Eugenio Marino, dal Col. Medico Luigi Lista, Ten. Col. Charlotte Carpenter rappresentante dell’Ambasciata USA, Col. Andrzej Sarna rappresentante dell’ Ambasciata della Polonia, il Sindaco di Cassino Avv. Giuseppe Golini Petrarcone e da molteplici personalità tra Sindaci e rappresentati degli stessi della Regione Lazio.

Molti gli interventi che si sono succeduti, ognuno dei quali legato dal filo comune dell’emozione e della testimonianza, con l’accento posto sul valore della storia scolpita nella mente e nei cuori di quanti quelle pagine di storia le hanno scritte con il proprio sangue e sacrificio della vita.

Al termine del convegno, invitati ed altissime personalità istituzionali, tra cui il Prefetto di Frosinone S.E. Eugenio Soldà, rappresentanti di associazioni combattentistiche e d’Arma insieme a delegazioni straniere hanno sfilato in corteo a Cassino per raggiungere il giardino di Piazza Marconi, mentre il cielo si tingeva con il tricolore lasciato da tre aerei della protezione Civile di Sabaudia. E proprio in Piazza Marconi è stata deposta una corona al monumento ai caduti ed è stata scoperta la targa dedicata alle Vittime Civili di Guerra.
Un tripudio di bandiere e gonfaloni hanno colorato le strade di Cassino, accompagnate dalle note della banda musicale Don Bosco.
“A 70 anni dai tragici eventi della guerra è particolarmente suggestivo, direi commovente, ritrovarci qui a Montecassino, noi vittime civili di guerra di questa disumana violenza, Montecassino, dico, ove quella violenza raggiunse il culmine del suo furore distruttivo. E’ doveroso, pertanto, ricordare quegli eventi per un religioso, umano e civile omaggio a quanti perirono e a quanti restarono straziati nell’anima e nei corpi come tanti dei nostri cari e dei nostri amici”. Queste le accorate parole del Presidente regionale Bisegna, pronunciate durante la cerimonia, alle quali si è unito il Presidente provinciale di Frosinone Vizzaccaro, lamentando le scarse risorse nell’assistenza sanitaria e i diritti negati per i soggiorni terapeutici e le cure climatiche.

Nel Lazio sono circa 18mila i soci dell’Associazione, invalidi civili di guerra, mutilati, familiari, vedove ed orfani di caduti civili per cause belliche. La grave crisi economica che stringe il Paese non ha certo dato una mano alla sopravvivenza dell’Associazione. Anzi, ha reso difficile la già esigua possibilità di accedere a trattamenti non peggiorativi di patologie e sofferenze causate dalle ferite fisiche e psicologiche di guerra.

La profonda partecipazione emotiva di ognuno degli intervenuti, il calore e la solidarietà hanno segnato la differenza in questa importante giornata.
Perché è evidente che lo scopo dell’Associazione, ma anche di quanti hanno organizzato e partecipato alla celebrazione, è uno solo: la pace duratura nel mondo attraverso l’amore, il rispetto e la solidarietà fra le genti.

E chi se non loro, le vittime civili ed il loro familiari, colpiti sulla propria pelle dalla violenza e sopraffazione, possono insegnare la pace?
A testimonianza del profondo convincimento, l’Associazione Nazionale ha aderito all’invito di Papa Francesco alla Giornata Mondiale di digiuno celebrata lo scorso 7 settembre.
Pace non è stata solo una parola pronunciata più volte a Cassino. E’ stato molto di più: un grido di speranza il cui eco sarà difficile da far tacere.
Foto Alberto Ceccon

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