Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
Ieri è stata portata a casa la prima condanna per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso nella provincia di Roma. Legambiente plaude al buon risultato del lavoro della Divisione Distrettuale Antimafia di Roma e dei Giudici del Tribunale di Velletri. Bene anche l’istituzione da parte della Regione Lazio dell’Osservatorio su Sicurezza e Legalità e l’impegno a continuare la collaborazione con l’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, entrambi preziosi strumenti di prevenzione e contrasto alle mafie.
“Una sentenza di condanna importantissima che mette drammaticamente in evidenza il livello di radicamento delle cosche nel tessuto economico e sociale della nostra Regione -ha dichiarato Valentina Romoli, vice presidente e responsabile ambiente e legalità di Legambiente Lazio-. Il clan Gallace, come si legge nel nostro rapporto ecomafia, è attivo nelle zone di Anzio e Nettuno ed opera nel ciclo dei rifiuti oltre che nel settore del traffico degli stupefacenti. L’incessante lavoro della DDA di Roma e dei giudici di Velletri ha portato a questo importante risultato, ora serve uno sforzo da parte delle istituzioni per azioni di presidio e controllo costante sul territorio. In questo contesto, facciamo i nostri migliori auguri a Giampiero Cioffredi, neo presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, dichiarando fin da subito la nostra disponibilità a collaborare e dare il nostro contributo sui temi della lotta al crimine ecomafioso. Su questo risulta altrettanto importante la decisione del Presidente Zingaretti di proseguire la collaborazione con il nostro Osservatorio Ambiente e Legalità per monitorare le diverse forme di illegalità ambientali commesse sul territorio, diffondere una più ampia cultura della legalità , raccogliere le segnalazioni dei cittadini ed elevare il sistema di prevenzione degli illeciti ambientali.â€