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Stanotte orologi indietro di un ora. Risparmiati con l’ora legale 93,7 mln di euro

Torna l’ora solare: stanotte si spostano le lancette indietro di 1 ora! Tutti i nostri orologi dovranno essere spostati dalle ore 3.00 alle 2.00, ma attenzione, ricordiamoci che alcuni apparecchi elettronici, come i computer, modificano l’orario in automatico. Il cambio dell’ora avverrà come sempre durante ore notturne, in modo da arrecare il minor disagio possibile, in particolare il sistema dei trasporti riduce al minimo le problematiche di orario con il cambio tra le 2 e le 3 di notte; mentre l’ora legale tornerà solamente il 30 marzo 2014.

Un’importante variazione legata al ritorno dell’ora solare sarà quella subita dai nostri consumi energetici: lo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora indietro ci costringerà infatti ad accendere prima le luci in casa, con la conseguente impennata dei consumi di energia elettrica. L’ora legale, tuttavia, ha prodotto un notevole risparmio  economico per gli italiani. Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, rileva Terna, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più ‘corte’ in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.

In termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale 93,7 milioni di euro. Nel dettaglio, a marzo si è avuto un risparmio di 7 milioni di kWh, ad aprile di 149 milioni di kWh, a maggio di 81 milioni di kWh, a giugno di 31 milioni di kWh, a luglio di 30 milioni di kWh, ad agosto di 32 milioni di kWh, a settembre di 81 milioni di kWh e ad ottobre di 158 milioni di kWh.Nel 2012 il risparmio è stato pari a 102 milioni di euro poiché il costo medio di 1 kilowattora era di 16,65 centesimi di euro. Dal 2004 al 2013 il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 6 miliardi e 170 milioni di kilowattora, pari ad un valore di circa 900 milioni di euro.

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