Questa crisi la stanno pagando i più deboli. Questo è ormai innegabile: precari, disoccupati, cassaintegrati, piccole e medie imprese. Ma c’è anche un’altra categoria: quelli che continuano a lavorare, anche a pieno ritmo, pur non essendo pagati. In un certo senso potremmo definirli i veri, nuovi benefattori ed in effetti è così anche se hanno urgente bisogno di riavere quanto spetta loro: lo stipendio, così come previsto dal contratto che hanno firmato. Questi “nuovi e veri” benefattori lavorano senza essere più pagati da svariati mesi  in tanti  settori, uno per tutti: l’informazione. A fronte di una RAI che firma contratti ultra milionari e conta centinaia di dirigenti nella sua struttura, c’è un’editoria locale, in particolare in Provincia di Frosinone, con giornalisti che non ricevono lo stipendio quasi da un anno. I fondi  già assegnati in effetti ci sarebbero, ma risultano essere bloccati in via cautelativa. La cautela è d’obbligo, ma non possono farne le spese i giornalisti che certo non gestiscono risorse, ma solo informazioni. Allora se da una parte tutti auspichiamo che si esca dalla crisi, dall’altra parte sembra interessare a pochi una ripartenza davvero giusta e solidale che non calpesti i diritti dei lavoratori.Â
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