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Il dono di Reginald Green alla città di Cassino da oggi in Comune

“È un onore ed un privilegio ricevere in dono questo quadro celebrativo che da oggi appartiene alla città di Cassino e che ha un significato particolare perché ricorda a tutti noi il grandissimo gesto d’amore compiuto 19 anni fa dalla famiglia del piccolo Nicholas Green.” Con queste parole il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, ha accolto questa mattina il quadro ricevuto in dono lo scorso 19 ottobre da Reginald Green, papà di Nicholas, in occasione della sua prima visita nella città martire. “A seguito dell’incontro dello scorso mese – ha continuato il sindaco – il padre di Nicholas, persona eccezionale, ha fatto dono al Comune di Cassino del quadro che ritrae la torre campanaria dei bambini, un monumento ideato dallo stesso Reginald Green e realizzato in prossimità del cimitero in cui riposa suo figlio. Questo quadro contribuirà ancora di più a mantenere vivo in tutti noi il ricordo di un tragico evento che la famiglia Green è stata in grado di trasformare in un atto di estremo amore con la decisione di donare gli organi del piccolo Nicholas.” A ricevere Reginald Green lo scorso 19 ottobre è stato il presidente del consiglio comunale di Cassino, Francesco Carlino, che oggi ha aggiunto: “avere conosciuto Reginald Green è stata un’emozione enorme che ha trasformato quel semplice incontro in un momento molto toccante ed unico proprio nella piazza di Cassino intitolata al piccolo Nicholas. Un piazza che porta il nome di Nicholas grazie alla proposta di Giuseppe Sebastianelli che poco dopo la tragedia quindi, lanciò l’idea di intitolare una strada o una piazza della città al bambino americano che commosse l’Italia. Oggi, a diciannove anni di distanza, oltre alla Piazza abbiamo anche questo quadro a ricordare a tutti noi il vero e proprio inno alla vita lanciato in quella circostanza da Reginald e Margharet Green. A tal proposito abbiamo già stabilito di organizzare una cerimonia, la prossima estate, per ricordare i 20 anni da quella fatidica data e per riabbracciare ancora una volta la meravigliosa famiglia Green.”

 

 

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