LETTERA APERTA
al sindaco di Cassino, avv. Giuseppe Golini Petrarcone e al delegato alle celebrazioni
del 70° anniversario della distruzione della città dott. Danilo Salvucci
Dieci anni fa, in occasione del 60° anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino, su iniziativa del Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino†(ma su mio suggerimento) fu richiesta, ed ottenuta, la concessione di medaglia d’argento a tutti i comuni del Martirologio del Cassinate che ne erano sprovvisti, per eliminare, scrissi allora, “l’odiosa discriminazione tra città decorate e non (come se il sacrificio non fosse stato identico per tutto il Cassinate)â€. Alcuni dei comuni decorati avevano già avuto la medaglia d’oro al merito civile: Mignano Montelungo, Minturno, Castelforte, SS. Cosma e Damiano; va aggiunto che Mignano si gloria, meritatamente, anche della medaglia d’oro al valor militare e Pontecorvo quella di bronzo al valor militare. La città di Cassino è medaglia d’oro al valor militare per le note vicende del fronte che ha avuto come teatro la città ed il superiore monastero; per le stesse vicende è portatrice del titolo di “Città Martire per la Paceâ€.
In occasione delle prossime celebrazioni del 70° anniversario della distruzione ritengo sia il caso di rinnovare una richiesta di concessione di medaglia d’Oro al merito civile anche per Cassino, richiesta deliberata dal Consiglio comunale il 1° dicembre 2003 in un’apposita seduta. Il presidente Mignanelli aprì i lavori dicendo: “Da parte del presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Emilio Pistilli, ci è pervenuto un appello affinché la Città di Cassino faccia richiesta per la concessione di una medaglia d’oro al merito civile, in aggiunta alla medaglia d’oro al valor militare già concessaâ€. Dopo aver ricordato l’immane sacrificio di persone e beni subìto dalla città per il quale meritò la medaglia d’Oro al valor civile, concluse: “Ma v’è un’ulteriore e non meno importante ragione per chiedere l’alta onorificenza di una medaglia al merito civile: l’eroismo dei sopravvissuti, che dal mare di macerie hanno saputo, con sacrifici inenarrabili, far rinascere la città , questa città che molti ci invidiano. La ricostruzione di Cassino e di Montecassino fu presa dalla Stato italiano, a simbolo della rinascita nazionaleâ€.
La delibera che ne seguì fu votata all’unanimità ; però peccava di superficialità perché non rimarcò in maniera chiara che la motivazione doveva essere fondata sul “miracolo†della ricostruzione di Cassino e Montecassino.
Questo difetto fu determinante perché il Prefetto di Frosinone, che avrebbe dovuto inoltrare con il proprio parere la richiesta al Ministero degli Interni, osservò, giustamente, che concedere una nuova medaglia d’oro al merito civile, dopo quella al valor militare significava almeno superfluo visto che la medaglia al valor militare era di gran lunga superiore a quella al merito civile. Infatti non diede corso alla richiesta.
Ora, visto che si è annunciata la presenza del Capo dello Stato il prossimo 15 marzo per il 70° anniversario della distruzione, suggerisco che si riprenda quella idea del dicembre 2003 e si richieda che finalmente sia appuntata sul gonfalone della Città Martire quella medaglia al merito civile come riconoscimento di quell’opera di ricostruzione, che ebbe del miracoloso, di Cassino e Montecassino e che fu un vanto dell’Italia dinanzi al mondo intero.
È appena il caso di ricordare che i nostri padri tornarono sulle rovine di Cassino ancora fumanti e, mettendo da parte pericoli di ordigni inesplosi e, soprattutto, lo scoraggiamento che avrebbe preso chiunque in quello stato, da veri pionieri si rimboccarono le maniche e gettarono il seme per una rinascita che non si è mai arrestata. Montecassino risorse secondo il motto dell’abate Ildefonso Rea “dov’era e com’eraâ€, Cassino tornò in vita secondo forme moderne per ricoprire il ruolo di città guida di tutto il territorio circostante.
Quei nostri padri meriterebbero tutti una medaglia d’oro. Insignire la città di una medaglia al merito civile sarebbe il dovuto riconoscimento a tutti essi.
Una occasione da non perdere secondo me.
Se si dovesse dare ascolto a questo mio appello raccomanderei di non ripetere l’errore di 10 anni fa generando l’idea di un doppione: andrebbe nettamente separato il significato della decorazione militare per il sacrificio umano e materiale subito da Cassino e Montecassino da quello del merito della ricostruzione e dello spirito indomito dei suoi abitanti che la consentì.
Un tale riconoscimento potrebbe infine essere di esempio e di stimolo a tutti noi italiani di oggi ad adoperarci allo stesso modo per uscire dal disastro economico e sociale in cui siamo venuti a trovarci accantonando divisioni e rivendicazioni di parte.
Emilio Pistilli