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Tatuaggi. Presto vietati colori in Francia? L’Agenzia per il farmaco francese (MSNA) vuole vietare ben 59 coloranti “per motivi di sicurezza”. Ed in Italia?

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo.

Più volte lo “Sportello dei Diritti” è  intervenuto sui problemi connessi a quella che è una moda che non conosce fine né confini. In tale ottica Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, segnala quanto sta accadendo in Francia dove l’Agenzia per il farmaco transalpina (MSNA) aveva invitato l’Assemblea nazionale a prendere provvedimenti “per ragioni di sicurezza” in merito a 59 coloranti utilizzati negli inchiostri tatuaggio.

E così è stato emanato un decreto nel marzo scorso che a partire dal 1 ° gennaio 2014 ne vieterà l’utilizzo da parte dei tatuatori professionali che ovviamente hanno chiesto un’audizione in data odierna innanzi all’Assemblea Nazionale per tentare la  “revisione” del  provvedimento da parte del del Dipartimento della Salute.

Secondo l’MSNA l’omologa dell’AIFA, l’ effetto stimato non è “sufficiente in questa fase per garantire la loro innocuità dei dati”. I prodotti per tatuaggi hanno uno status speciale che non li fa rientrare nella categoria dei cosmetici. Sono considerati “procedure invasive e di lunga durata”, regolati da una normativa specifica .

Per Giovanni D’Agata non si comprende come mai analoghi provvedimenti non siano stati presi in Italia e nel resto d’Europa almeno a scopo precauzionale per verificare effettivamente la pericolosità dei colori per i tatuaggi.

Alla luce del dibattito avviato in Francia  e dei rischi paventati, sarebbe utile che analoghe iniziative siano prese sia dalle istituzioni europee che da quelle nazionali anche perché non è raro un turismo infraeuropeo da parte di giovani, anche minorenni che con la scusa di una vacanza si fanno tatuare il corpo.

 

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