Con un provvedimento di autotutela il comune di Pignataro Interamna annulla tutte le multe elevate dal 10 ottobre 2013 per eccesso di velocità , sulla superstrada Cassino Formia nel tratto che attraversa Pignataro Interamna dal Km 6+800 al km 7+700. Un provvedimento che ieri era contenuto anche in una nota della Procura della Repubblica di Cassino e, questo fatto, da maggiore spessore ad una notizia che, in realtà , è assolutamente inutile. Dal 10 ottobre, infatti, il Comune non ha elevato più nessuna multa su quel tratto di strada in quanto, il limite di velocità stabilito di 50 chilometri orari era sbagliato, inesatto, scorretto. Un abbassamento del limite, dagli originari 70 Km H ai 50, che in poco più di nove mesi, aveva permesso di elevare oltre diecimila multe, (pare siano 10.516) grazie ad un autovelox mobile che, come un pescatore fortunato, si ritrovava nelle reti migliaia di automobilisti. La “pastura†miracolosa era stata l’individuare quelle poche centinaia di metri di superstrada come “tratto internoâ€, cioè che attraversa un “centro abitatoâ€. Per fare questo, però, il tratto in questione deve avere requisiti e caratteristiche che non ha; qualcuno, però, dolosamente o accidentalmente, ha bypassato questo aspetto. Per nove mesi, quindi, in quelle poche centinaia di metri, la Strada Regionale 630, doveva essere percorsa all’andatura di 50 chilometri orari e, per garantire questo limite poco finalizzato alla sicurezza stradale, sul ciglio della strada non è mai mancato l’autovelox mobile con l’immancabile vigile urbano “costretto†ad ore ed ore di lavoro straordinario retribuito. Ad oggi ci si chiede, e lo si chiede anche alla Procura della Repubblica di Cassino, a che serve rendere pubblico un atto di autotutela che non annulla nessuna multa? Cosa devono farne delle multe i diecimila automobilisti sanzionati per una regola non regolare? Cosa ne farà il comune di Pignataro Interamna dei soldi pagati “per un erroreâ€? E soprattutto ci si chiede, qualcuno, pagherà per tutto questo?
Ermanno Amedei