Furti e rapine in villa e negli autogrill, due albanesi arrestati dalla Polstrada
4 Dicembre 2013Nella giornata di ieri gli uomini della Sezione Polizia Stradale di Frosinone hanno portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria arrestando due latitanti albanesi e sequestrando refurtiva per un valore cospicuo, ancora da quantificare.
Le indagini della Sottosezione Autostradale di Frosinone sono partite nel mese di giugno di quest’anno, quando a distanza di pochi giorni si sono verificate due rapine in danno delle casseforti dell’impianto di erogazione carburanti Shell e dell’autogrill ubicati all’interno dell’area di servizio La Macchia, nel comune di Anagni.
Le indagini hanno consentito di individuare un gruppo di albanesi che in base ai primi accertamenti risultavano essere latitanti in quanto si erano sottratti ad ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Autorità Giudiziaria.
Tramite indagini tecniche e servizi di monitoraggio ed osservazione è stata individuata l’abitazione dei componenti la banda nel comune di San Marcellino (CE), nell’Agro Aversano, risultata essere un vero e proprio “covo†per l’occultamento della merce trafugata nel corso dei furti e delle rapine.
Tenuto conto delle caratteristiche del territorio e della pericolosità dei soggetti ed anche in considerazione della concreta possibilità che gli stessi potessero essere armati, veniva richiesto il concorso operativo di personale del N.O.C.S..
L’irruzione e’ avvenuta nelle prime ore del pomeriggio di ieri, dopo un lungo servizio di osservazione.
All’operazione ha partecipato il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Lazio.
A seguito dell’irruzione due uomini che si trovavano all’interno dell’appartamento hanno tentato la fuga gettandosi dal terzo piano sopra una tettoia sottostante.
Bloccati dagli agenti i due cittadini albanesi di 25 e 28 anni, entrambi risultati latitanti, sono stati arrestati.
Il venticinquenne era ricercato per furti e rapine in abitazione mentre il trentottenne per rapina in abitazione e sequestro di persona.
Una ventisettenne, anch’essa albanese, trovata all’interno della base logistica del gruppo criminale, è stata denunciata a piede libero per ricettazione e favoreggiamento.
Nel corso dell’operazione è stato sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di refurtiva (denaro, argenteria, monili in oro, orologi), oltre a tre autovetture utilizzate dalla banda per gli spostamenti sul territorio.
Nel covo sono stati ritrovati anche documenti falsi utilizzati da uno dei latitanti.
I due arrestati sono stati condotti nel carcere di santa Maria Capua Vetere dopo che uno di loro era dovuto ricorrere alla cure dei sanitari a causa della caduta durante il tentativo di fuga.