Tra i 18 provvedimenti cautelari (13 custodie cautelari in carcere, 4 arresti ai domicilia e 1 divieto di dimora) emessi questa mattina dalla Dda di Napoli ed eseguiti nell’operazione denominata “Sistema Perfetto†dalla squadra mobile di Frosinone, Latina e Caserta, vi è coinvolto anche un uomo di Minturno mentre tra i beni sequestrati vi è un noto caseificio di Formia. Sono questi i particolari che radicano sul territorio pontino l’operazione anticamorra che è stata il culmine delle indagini svolte per circa due anni dalla polizia del commissariato di Cassino su una organizzazione criminale che faceva riferimento del Clan La Torre di Mondragone. Usura ed estorsione; prima prestavano soldi a tassi assurdi, poi sotto la minaccia psicologica, ma anche fisica, otteneva se non la somma pattuita, l’intera azienda. Un sistema che il gruppo, tra cui anche la compagna di Vallanzasca, aveva esportato anche fuori regione e in particolare nel Cassinate.
Una operazione che ha ancora molti lati oscuri; dato che su molti aspetti gli investigatori hanno mantenuto il riserbo probabilmente perché si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini che continuano su questo filone.