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Oltre 150mila prodotti privi dei requisiti di sicurezza sequestrati dalle Fiamme Gialle a L’Aquila

Oltre 150.000 prodotti, per lo più elettrici, pronti ad invadere le case per un Natale all’insegna della “contraffazione”, del “pericolo” e dell’”illegalità”, sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle abruzzesi nel corso di azioni mirate, sistematiche, condotte da più Reparti del Corpo nel periodo natalizio che si affiancano a quelle ordinarie già svolte dai finanzieri quotidianamente.
Il vasto e capillare piano di controllo economico del territorio, voluto e coordinato dal Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza – Gen. B. Francesco Attardi – a contrasto e prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della vendita di merci contraffatte, è stato finalizzato ad assicurare, nell’imminenza delle festività natalizie, gli standard qualitativi della sicurezza in favore della collettività ed impedire, quindi, che le prossime vetrine di Natale fossero riempite di articoli privi dei necessari requisiti e quindi potenzialmente pericolosi.
Requisiti che diventano ancora più importanti quando ad essere in gioco è la sicurezza e la salute dei più piccoli, tra le cui mani sarebbero sicuramente finiti, impacchettati per l’apertura nella notte più attesa dell’anno, i tanti giocattoli sequestrati.
E’ in questo periodo infatti che, notoriamente, vengono immessi in commercio numerosi prodotti, quali addobbi natalizi, giocattoli e prodotti elettrici in generale che, in carenza dei principi di sicurezza previsti dalla vigente normativa, possono costituire un serio pericolo per la salute dei consumatori oltre che un danno per l’economia nazionale.
Luminarie ed addobbi natalizi più adatti ad “incendiare” che illuminare, pile, lampade a basso consumo, giocattoli, sono solo alcune delle tipologie di prodotti rinvenuti sugli scaffali degli svariati esercizi commerciali controllati, realizzati senza il rispetto delle più elementari norme di sicurezza, privi della certificazione di conformità “CE” o riportanti l’apposizione del marchio “CE” contraffatto, oltre che sprovvisti dei necessari contenuti informativi per il consumatore e, in alcuni casi, delle istruzioni e delle informazioni in lingua italiana delle avvertenze sui rischi.
Sono 5 i commercianti di nazionalità cinese ad essere stati segnalati alle competenti Autorità amministrative per le specifiche violazioni, mentre un soggetto è stato denunciato per il reato di introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e frode in commercio.
Le attività di controllo, svolte secondo il consueto approccio “trasversale” al servizio, hanno riguardato anche il contrasto al lavoro nero / irregolare: sono 20 i soggetti finora identificati per i quali è in corso la verifica della posizione contributiva presso i competenti Enti previdenziali.
Tale genere di attività continuerà incessante anche durante le festività di fine anno in modo da eliminare dai mercati locali tutti quei prodotti potenzialmente pregiudizievoli per la sicurezza dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati, già gravemente depressi dall’attuale sfavorevole congiuntura economica del Paese.
Con la presenza costante e diffusa sul territorio, attuata anche mediante il ricorso a questa tipologia di cosiddetti “controlli a massa”, le Fiamme Gialle continuano nell’azione a contrasto dell’illegalità in tutte le sue forme di manifestazione, a tutela non solo della pretesa erariale ma anche dell’economia “sana” e della collettività, nei confronti della quale il danno sociale provocato dalla contraffazione si apprezza mediante la messa in commercio di prodotti potenzialmente nocivi per la salute.
Senza dimenticare che spesso dietro tale fenomeno criminale si cela un vero e proprio racket del lavoro nero che va ad intaccare proprio le fasce sociali più deboli, ovvero disoccupati e cittadini extracomunitari.

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