Site icon Notizie dall'Italia

Omicidio di San Felice, l’assassino raccoglieva ferro vecchio e notizie sulle vittime. Il 36enne ha confessato piangendo

volto assassino

Avrebbe fornito una confessione piena mentre piangeva a dirotto, Daniele Cestra, 36 anni di Sabaudia, indagato per l’omicidio di Anna Vastola, la donna di 81 anni uccisa lunedì sera a casa sua a San Felice Circeo in località Borgo Montenero, durante una rapina finita male. Gli uomini del colonnello De Chiara hanno stetto un cerchio intorno a lui portandolo alla confessione e alla ricostruzione dell’efferato omicidio. L’uomo avrebbe raccolto informazioni sulla sua vittima svolgendo l’attività di raccoglitore di ferro vecchio, aveva notato che la donna viveva sola e aveva sperato di trovarle a casa i soldi della pensione. Entrato nella sua bitazione forzando la porta finestra della cucina, Anna Vastola avrebbe iniziato ad urlare e a correre per tentare di chiedere aiuto. Il 36enne l’ha raggiunta nel corridoio e colpita con una specie di pala, la stessa usata per forzare la porta. Due colpi che l’hanno uccisa. Poi l’uomo avrebbe rovistato la casa alla ricerca di cose di valore impossessandosi di 100 euro, una vecchia pistola non denunciata di prorpietà del marito della donna morto anni fa, e una fisarmonica. L’assassino è andato via, ma prima, forse spinto da un senso di pietà, ha coperto il corpo con un lenzuolo. Le indagini sul campo svolte dai carabinieri e alcune tracce lasciate dal 36enne, hanno permesso ai militari di arrivare a lui nel giorno del funerale e metterlo sotto torchio fino a quando, vinto anche dalla coscienza, ha confessato tutto.

Exit mobile version