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Scittarelli assolto per l’affare “bretella”, ma Costa precisa: “Il pedigree di un politico non si giudica da una sentenza”…!

“Le sentenze, come sappiamo bene, si possono discutere ma vanno comunque rispettate. Impossibile quindi mancare di rispetto alla sentenza del giudice del tribunale di Cassino che ha assolto l’ex sindaco Scittarelli, la sua giunta, l’allora dirigente Enrico Iemma e la giovanissima proprietaria dell’area per l’esoso esproprio di circa trentamila metri quadri di terreno a Casilina sud. Pari rispetto, però, merita la precedente sentenza – anch’essa di assoluzione piena – del sottoscritto, che a quel tempo, in qualità di direttore del free press “Cassino7” condusse una sistematica denuncia circa l’eccessiva valutazione di quei terreni e la non usuale regolarità dei tempi di pagamento. Arrivò, puntuale, una bella querela che ci procurò dei disagi ma ci riservò pure delle belle soddisfazioni. Facendo appello, oggi, al diritto di poter discutere la sentenza ultima, confesso di fare una certa fatica a comprendere come si sia riusciti a giustificare la differenza di circa 774 mila euro, tra la valutazione del consulente tecnico nominato dal magistrato (355.040,86 euro) e la somma liquidata dall’ amministrazione (1.129.017 euro). Ma probabilmente questo è un mio limite, del quale non posso che fare ammenda. Conoscendolo, anche se non mi sorprende, faccio altresì fatica a capacitarmi pure dell’eccessiva euforia con cui Scittarelli, con quel po’ po’ di eredità lasciata a questa città, spogliata dei suoi beni e coperta di debiti, si avventura a definirsi un ‘buon amministratore’ (addirittura!) e a bacchettare chi – a parer suo – si divertiva ‘a fare la caccia alle streghe a mezzo stampa’. Un politico non dovrebbe mai dimenticare che, responsabilità penali a parte, rimangono sempre quelle politiche. E in questa vicenda, le sue responsabilità politiche sono enormi. A cominciare da quella di aver fatto calare cemento su quelle aree destinate ad attrezzature sportive, privandone dell’utilizzo tanti giovani. Perciò, si goda l’assoluzione e non si metta a piagnucolare per la persecuzione (?) di presunti ‘cacciatori di streghe’. Se bastassero le sentenze per certificare il nostro pedigree di politici, nel nostro caso, caro Scittarelli, dovremmo essere tutti contenti. Ma faremmo né più né meno come quelli che, in quei brutti tempi in cui Francesi e Spagnoli si spartivano l’Italia, dicevano: ‘… Francia o Spagna, purché se magna!’ È riportato in una nota a firma dell’assessore Mario Costa.

 

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