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Invalidità civili, truffa all’Inps per oltre 1,6 milioni di euro

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente su conti correnti e possidenze patrimoniali nei confronti di 37 soggetti (incluso il dipendente infedele) indagati, a vario titolo, per le ipotesi delitt uose di truffa aggravata, falso ed accesso ab usivo a sistema informatico. Le indagini , condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, innescate da una denuncia dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) , hanno permesso di bloccare una truffa commessa ai dann i del medesimo I stituto fin dal 2 006 , che ha generato l’indebita erogazione di prestazioni di invalidità civile ed emolumenti non spettanti per oltre 1,6 milioni di euro . Il tutto organizzato da un dipendente della filiale INPS di Roma – Casilino che predisponeva false posizioni previdenziali per amici e parenti (in tutto 36) . Successivamente veniva “ricompensato” a ttraverso la restitu zione di almeno il 50% delle somme indebitamente incassate . Il sistema di frode prevedeva l’abusivo utilizzo della pr ocedura informatizzata denominata “pagamenti vari” , normalmente adottata dalle filiali del l’ Ente previdenziale in maniera residuale , per fronteggiare quelle tipologie di pagamenti per le quali, in assenza di un software gestionale ad hoc, viene consentita la liquidazione di arretrati di ogni genere, pagamenti non riscossi, conguagli e ratei. I l pubblico dipendente infedele risulta aver emesso ben 290 indebiti mandati di pagamento che hanno generato erogazioni non spettanti, tramite bonifici, in favore di 36 soggetti non Comando Provinciale Guardia di Finanza Roma 00141 Roma, Via Nomentana 591 Tel  06.87022372 Fax  06.87022265 2 titolari di posizione di invalidità civile o, comunque, non legittimati a riceverli, utilizzando false causali di pagamento che ne giustificavano l’erogazione. Alla percezione dell’indebito seguiva la spartizione dell’illecito profitto con i concorrenti nella frode. Tra i denunciati all a Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato le indagini, familiari e “ baby pensionati ” che all’epoca dei fatti avevano “ un’età compresa tra i venti ed i trenta anni ” . Tra i beni sequestrati , su di sposizione del locale Tribunale, oltre alle disponibilità bancarie, vi sono una decina tra terreni e appartamenti, per un ammontare complessivo di 1.625.000 euro, valore corrispondente a quanto illecitamente sottratto, nel tempo, dalle casse dell’ INPS .

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