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“Talpa” nella Procura di Lanciano, il procuratore Menditto apre un’inchiesta

In procura a Lanciano, si cerca la talpa. Il procuratore Francesco Menditto, fin dal suo arrivo nella città frentana, ha voluto un rapporto costruttivo, corretto e equidistante con e da tutte le testate giornalistiche. Qualcosa, pero, è sfuggito e informazioni riservate sono state divulgate senza l’assenso della Procura. Per questo in una nota, lo stesso procuratore scrive: “Questa Procura, nel tentativo di bilanciare il rispetto del segreto investigativo e dei diritti delle parti coinvolte col diritto di cronaca costituzionalmente garantito, ha fornito, quando possibile, informazioni sui procedimenti in atto in modo trasparente agli organi di informazione attraverso comunicati stampa o conferenze stampa. L’esperienza di questi anni dimostra che la stampa e gli organi di informazione hanno svolto la loro attività in condizioni di assoluta parità e trasparenza e che sono stati intrattenuti rapporti rispettosi dei rispettivi ruoli e dei diritti delle parti, senza che si profilassero violazioni del segreto investigativo tali da causare intralcio all’attività della Procura. In rigorosa coerenza con la condotta fino ad ora tenuta si comunica che in data odierna è stato iscritto un procedimento penale nei confronti di persone, allo stato ignote, per il reato di cui all’art. 326 c.p. (rivelazione di segreti d’ufficio), con riferimento a specifiche notizie relative ad attività investigative svolte dalla Procura della Repubblica nell’ambito del procedimento nei confronti di de Fanis Luigi trasmesso per competenza a questo Ufficio”.

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