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Cabinovia o Funivia per Montecassino? Il tecnico di Marmolada Srl spiega perché conviene la seconda

Nell’accesa diatriba tra sostenitori del sistema “cabinovia” e quello del sistema “funivia” per collegare Cassino al millenario monastero benedettino di Montecassino, l’ingegner Angelo Conte, in qualità di tecnico incaricato dalla Società Marmolada srl di procedere allo studio di fattibilità per la realizzazione del collegamento a fune Cassino-Montecassino, intende riportare una serie di considerazioni tecniche in merito ad alcune affermazioni che lo stesso ritiene non esatte e tendenzialmente fuorvianti.
Precisazioni tecniche che l’ingegnere intende fare in seguioto ad esternazioni pubbliche recentemente fatte dal sindaco Giuseppe Golini Petrarcone
“Innanzitutto – scrive Conte – Marmolada srl non è un intermediario, bensì gestore di un impianto scelto con criteri di economicità e funzionalità, così come COTRAL quando compra un autobus o Alitalia quando compra l’aereo da Boing o l’Airbus per la gestione di una rotta. Leitner Spa invece è un costruttore il cui interesse principale è di collocare sul mercato il proprio prodotto al costo più elevato possibile, realizzando spesso soluzioni non sempre necessarie e magari superflue.
Al sottoscritto – aggiunge il professionista – non risulta che la società Leitner Spa che fra il resto è un ottimo costruttore, abbia però mai gestito un impianto funiviario ne in Italia e ne in altre parti del mondo e che nella città martire faccia una delle sue prime esperienze in tal senso.
Marmolada srl invece ha un’esperienza di gestione consolidata da oltre quaranta anni nelle più prestigiose funivie delle Dolomiti.
E’ facile rendersi conto di quanto sia ovviamente più impattante, sia visivamente che ambientalmente, una soluzione con dieci sostegni (tecnologia Cabinovia) anziché una soluzione con un solo sostegno (tecnologia Funivia) e da quindi ne discende che non si capisce, data l’affermazione sull’approfondito studio ambientale fatto dal Sindaco Petrarcone e dalla sua Giunta, come la scelta sia ricaduta sulla cabinovia.
La cabinovia necessita di un magazzino capace di ricevere le 36 cabine in caso di condizioni meteorologiche precarie e quando l’impianto è fermo; tale magazzino può essere tecnicamente realizzato esclusivamente o a monte accanto al Monastero o a valle accanto alla Villa comunale. Ciò non riduce sicuramente l’impatto.
Il Sindaco Petrarcone sottolinea la comodità del trasporto in cabinovia che offre ai passeggeri la possibilità di sedersi, dimenticando però di evidenziare i tempi di trasporto per i passeggeri non seduti in funivia. Il tempo della corsa in funivia è di soli due minuti e 18 secondi.
Inoltre lo stesso Sindaco dimentica di spiegare che in caso di emergenza, evento grazie a Dio raro, ma comunque da configurare, il soccorso delle persone in linea avviene per la cabinovia in maniera molto disagevole tramite calata con fune a terra di ogni singola persona con tempi dilatati per quelle che stanno attendendo il soccorso, sole in cabina e senza assistenza.
Per quanto concerne la funivia, per come essa stessa è concepita, il soccorso avviene con una comoda cabina che si avvicina alla cabina ferma in avaria e sulla quale vengono trasbordate con assistenza le persone, in tempi ridottissimi e senza creare panico.
Immaginiamo la mamma con la carrozzella o il disabile o la persona anziana che vengono calati con la corda verso terra, improbabile.
Queste – conclude il tecnico di Marmolada srl – sono solo alcune delle considerazioni prettamente tecniche che a rigore di logica vanno e dovranno essere valutate nel contesto del procedimento amministrativo in corso”.

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