La procura di Cassino sta indagando sulla morte di Angelo Ascione, 66 anni di Pescosolido, avvenuta ieri sera, poco dopo le 20, all’Umberto I di Roma dove era ricoverato in coma dalla sera del 17 febbraio. Le gravi ferite, l’ex commerciante di elettrodomestici, che fino a qualche anno fa aveva un negozio in centro a Sora, le aveva riportate in seguito ad una discussione, finita alle mani, con un operaio 33enne, anch’egli di Pescosolido. I due si erano affrontati davanti la casa della vittima, in pieno centro del paese, alla presenza anche di alcuni testimoni. Dalle parole alle mani e Ascione ha avuto la peggio. Da subito in coma è stato elitrasportato a Roma dove ieri è deceduto. La procura di Cassino, che in questi giorni ha interrogato i testimoni e lo stesso operaio, sta indagando per omicidio preterintenzionale. Intanto ha sequestrato la salma della vittima e domani, o al massimo lunedì, verrà svolta l’autopsia. Si indaga, inoltre, per conoscere la causa del diverbio e tra le ipotesi c’è quella passionale. Pare infatti che il presunto aggressore sostenesse che il 66enne avesse importunato sua moglie.