Ma chi erano le persone che oggi hanno aspettato Roger Waters davanti ai cancelli del comune di Anzio? C’erano giovani e anziani, tutti accomunati dalal passione per la Star. Tra loro, Giuseppe Sibilla, 14 anni di Roma accompagnato dal padre. “Suono il basso perché lo suona lui, ho cominciato a suonarlo da quando ho sentito i Pink Floyd per la prima volta e da allora hanno condizionato la mia vitaâ€. Dice il ragazzo mostrando lo strumento musicale. “Magari me lo autografasse e se lo suonasse un secondo sarebbe un sogno”.
“Ha scritto le colonne sonore della mia vita e vale bene una giornata di studio persa. – dichiara Anastasia Bramato 24 anni di Nettuno assiepata tra centinaia con in mano il cofanetto dei dischi da 45 giri del gruppo inglese pronto per essere autografato – Se dopo tanti anni riesce a raccogliere così tanta gente di ogni età ha molto di più da raccontare della sola musica. Con la sua esperienza di vita poi, e quello che meglio sa raccontare la pace”. Purtroppo nessuno di loro due, come gli altri, ha avuto lo sperato autografo.
Non solo fans ma anche tanti giornalisti. “Un evento mediatico globale quello che stiamo vivendo oggi ad Anzio”. Lo ha dichiarato Bruno Parente responsabile dell’ufficio del sindaco di Anzio. “Abbiamo rilasciato circa 300 pass giornalistici a testate nazionali e internazionali tra i quali anche il gruppo Itv inglese. Ci sono poi reporter e foto reporter delle maggiori testate giornalistiche mondiali e qui, Rainews segue la cerimonia in diretta”. Purtroppo, la nota dolente è stata proprio la gestione dei giornalisti, dato che buona parte, e non si è capito secondo quale ordine di scelta, è stata costretta ad assistere alla cerimonia attraverso un monitor con grossi problemi di audio. A molti giornalisti, quindi, è stato impedito di fare domande all’artista.
Un gruppo di tre persone con bandiere e striscioni, probabilmente pacifisti, sono stati fermati dal servizio di sicurezza fatto di carabinieri e polizia all’esterno del cancello del palazzo comunale. Tre persone in tutto, ai quali è stato impedito di portare all’interno gli striscioni.
Ermanno Amedei
ermadei@libero.it