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“Via Mandrine è na carta sporca”, tra buchi e perdite d’acqua l’amara constatione di un residente

Via Mandrine è na carta sporca
“Napul è na carta sporca dice Pino Daniele nella sua canzone ma questa espressione ben si adatta anche alla situazione che vive la periferia del cassinate, dove le strade sono diventate campi da battaglia forse per ricordare lo stato in cui versavano 70 anni”. Lo scrive al nostro giornale un lettore di Cassino stanco di percorrere la strada che lo conduce a casa, ridotta ad una groviera. Due anni fa pubblicammo la stessa protesta ma da allora ancora nulla è cambiato e, per questo, il lettore ci riprova sperando, e lo speriamo anche noi, che l’amministrazione lo ascolti.
La questione è quella di Via Mandrine e quella che il lettore definì abitata da cittadini di serie B
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“Ebbene sono passati 2 anni ed ecco com’è oggi la strada: (continua sotto le foto)
strada rotta


Ogni tanto c’è una nuova perdita e l’acqua dei cittadini che l’ACEA gestisce e che i cittadini pagano a caro prezzo scorre liberamente fra le strade. Via Mandrine è una piccola stradina che si trova vicino ai Panaccioni, è vero è piccola, ma importante perché è una delle arterie che consentono l’accesso al cimitero di Sant’Angelo, quindi percorsa anche da persone anziane, e al campo sportivo.
La strada è stata sventrata dal tunnel dell’alta velocità ed è rimasta chiusa al traffico per circa nove anni.
Che fine hanno fatto le opere compensative? Questo lo sappiamo benissimo, viviamo nel paese degli opportunisti, e in molti hanno saputo attingere a quei fondi o forse vogliamo utilizzare un verbo più nostrano come ‘azzuppare’, ma i cittadini di Via Mandrine adesso i fondi ce li rimettono di tasca propria per i danni che quelle buche causano alle loro autovetture.
E cosi oltre al salasso delle tasse dirette, anche le spese causate dalla mancata manutenzione da parte dell’amministrazione comunale delle strade gravano sulle tasche dei cittadini.
Ma non è solo una questione economica, la situazione di quella strada mette anche in serio pericolo i bambini che vi transitano tutti i giorni con lo scuolabus.
E il Metano? Forse i cittadini della periferia non ne hanno diritto perchè pagano tasse in misura ridotta?
Non ci sono i soldi? E’ facile nascondersi dietro a scuse del genere non servono tanti soldi per gestire bene i beni statali, o forse l’attenzione dei politici è rivolta ad altro?
La funivia? Fra un po’ la funivia ce la dovrete fare per raggiungere Sant’Apollinare.
Gli italiani sono diventati spettatori silenziosi di una scena politica della quale ne hanno piene le tasche, dei vecchi e dei nuovi, da destra a sinistra senza distinzioni, ma al momento opportuno sapranno giudicare”.

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