Problemi di convivenza, a Cassino, con le intemperanze di alcuni soldati libici che si stanno addestrando presso la caserma dell’80esimo Rav. I genitori di alcune ragazzine, oggi pomeriggio, hanno fermato le pattuglie dei carabinieri e della Polizia stradale raccontando che le loro figlie, in un caso anche appena 13enne, era tornata a casa piangendo perchè sarebbe stata palpeggiata da uno di loro. Altre ragazzine hanno avvicinato carabinieri o poliziotti lamentando di pesanti apprezzamenti e di aver temuto l’aggressione. In corso della Repubblica, alle 19 circa, circa sei libici sono stati fermati e identificati dai carabinieri poi raggiunti anche dai loro colleghi in servizio di polizia militare. Nessuna di quelle lamentele, però, si è tramutata in denuncia formale e, per questo, i giovani sono stati riaccompagnati in caserma. Intemperanze, le loro, che vanno arginate perchè oltre che sgradevoli, sono anche pericolose per le ragazze ma anche per i libici stessi che potrebbero diventare oggetto di vendette da parte di locali.
Er. Amedei