Banda di rumeni specializzata nei furti tra Chieti e Pescara sgominata dai carabinieri
6 Marzo 2014Una banda formata da cittadini rumeni, alcuni dei quali anche minorenni, operante tra le province di Chieti e Pescara e specializzata nei furti di ciclomotori, furti su auto in sosta e all’interno di abitazioni, è stata smantellata, al termine di un’indagine iniziata lo scorso Luglio, dai Carabinieri della Stazione di Chieti Principale. Gli uomini dell’Arma hanno recuperato, nel corso dell’attività investigativa, 16 ciclomotori rubati, numerosi telefoni cellulari, attrezzature da lavoro di vario genere ed altro materiale provento di furto, per un valore complessivo di circa 30mila euro. In manette sono finiti, con le accuse di furto aggravato e ricettazione, C.R.I., rumeno di 22 anni, arrestato a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Chieti, Dott.ssa Redaelli Antonella, su richiesta del P.M. Dott.ssa Anna Lucia Campo, ed un suo connazionale di 17 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di L’Aquila, Dott.ssa Cecilia Angrisano, su richiesta del P.M. Dott. Antonio Altobelli. Per i medesimi reati sono state denunciate altre 10 persone, tutte di nazionalità rumena, 5 di età compresa tra i 22 e 36 anni, uno dei quali attualmente detenuto nel carcere di Lanciano per altri reati, e 5 minorenni residenti tra Chieti e Pescara. L’indagine dei Carabinieri della Stazione di Chieti Principale nasce da una serie di controlli del territorio disposti, durante il periodo estivo, dal Comando Provinciale, per contrastare i cosiddetti reati predatori, come i furti e le rapine, che destano sempre molta preoccupazione tra i cittadini. La presenza costante dei Carabinieri sul territorio ha permesso di accertare che un gruppo di cittadini rumeni specializzata nella commissione di furti, prevalentemente ciclomotori, stava operando tra Chieti e i paesi limitrofi della provincia ma anche nell’area di Pescara. La svolta nelle indagini è arrivata a Luglio quando una pattuglia dell’Arma, transitando nel quartiere del vecchio ospedale di Chieti, ha fermato per un controllo un rumeno, poi identificato in C.R.I., mentre era alla guida di un ciclomotore rubato, la sera prima, ad Ortona. Da quel momento i Carabinieri hanno avviato un’attività investigativa che, nel corso dei mesi, ha permesso di identificare i componenti di una banda specializzata nella commissione di furti, capeggiata dai due arrestati e collegata ad una fitta rete di ricettatori, che si spostava con spregiudicatezza da un centro abitato all’altro della provincia utilizzando anche gli stessi mezzi rubati e incuranti, quindi, della eventuale presenza sul territorio delle forze dell’ordine. Gran parte della refurtiva, costituita anche da attrezzature da lavoro di un certo valore come trapani, motoseghe ed avvitatori, risultati rubati da abitazioni di Chieti, Ortona e Lanciano, è stata recuperata a Lanciano, nell’abitazione del 17enne tratto in arresto e successivamente associato al carcere dei minori di Casal del Marmo a Roma. I ciclomotori, asportati nei comuni di Chieti, Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Fossacesia e Lanciano, sono stati invece recuperati dai Carabinieri in campi abbandonati tra Lanciano, Francavilla al Mare e Chieti, dove erano stati nascosti in attesa di essere piazzati sul mercato dei ricettatori. Sono in corso ulteriori indagini per cercare di risalire ad altri componenti della banda e recuperare, eventualmente, altra refurtiva.