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Con l’associazione “Se non ora quando” due serate su “I luoghi della nostra vita”

Due giorni con l’associazione “Se non ora quando”, che ieri 8 marzo in occasione della Festa della donna, ha presentato “ I luoghi della nostra vita” alla biblioteca comunale “P. Malatesta”. Due serate per discutere di solidarietà e del ruolo della donna un’iniziativa inserita nell’ambito dei festeggiamenti per il 70° Anniversario della distruzione di Cassino. Nella serata di ieri Concetta Ianniello ha presentato il suo libro ed un video sulle testimonianze raccolte nella zona di monte Troccolo. A seguire Amelia Carelli ha presentato un progetto realizzato con l’Itgc di Cassino e vincitore del Primo premio nazionale ITALIA NOSTRA. Presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale il consigliere Francesco Carlino.
Nella sala della biblioteca sarà esposta una mostra fotografica e di pittura che rivisiterà la nostra città relativamente al passato, al recente passato e al presente, e che evidenzierà l’evoluzione urbanistica e sociale: come da un piccolo borgo, con la sua identità umana, si è giunti alla costruzione di un tessuto sociale spersonalizzato e meno partecipe. La solidarietà si è trasformata talvolta in alienazione. Proprio la solidarietà ed il ruolo della donna saranno il tema conduttore dei dibattito delle due giornate. Da quando l’Italia entrò in guerra il 10 giugno 1940, il ruolo della donna cambiò vorticosamente, con gli uomini costretti al fronte, a combattere, erano diventate loro le nuove capofamiglia. La fame e la guerra le spinsero fuori casa e le obbligarono a prendere decisioni. Seppero uscire dagli schemi che la società e la cultura fascista aveva imposto loro, seppero trovare in se stesse capacità e sicurezza, si scoprirono combattenti, partigiane, staffetta, pronte a nascondere mariti e fratelli; diventarono venditrici e barattatrici; si incaricarono di trovare il cibo, sempre più scarso, per la famiglia, di proteggere i bambini e gli anziani. Conquistarono un’indipendenza nel campo familiare e lavorativo a cui non avrebbero più rinunciato. Se le donne di oggi sono indipendenti lo devono in parte alla lotta delle donne di allora che, improvvisamente, si liberarono dello stereotipo che per troppo tempo le aveva rese vittime dello stesso ruolo. Sembra un tempo lontano ma è il tempo appartenuto alle nostre nonne, alle nostre madri, il cui ricordo è vivo in ognuna delle nostre famiglie. Ognuna delle nostre vite è attraversata da ricordi legati a quei giorni, anche se per molti anni c’è stata una sorta di rimozione collettiva degli eventi, perchè troppo dolorosi. Si voleva dimenticare l’orrore vissuto per non impazzire!
Questi ricordi, come di fili annodati, saranno i temi cardine dei due pomeriggi dell’ 8 e del 9 marzo. L’8 marzo il libro di Concetta Ianniello “Fantasmi di guerre e di battaglie” permetterà, attraverso le testimonianze raccolte, di avvicinarci ai ricordi della piccola comunità cassinate di Foresta. Ricostruendo e salvaguardando la memoria di questa piccola comunità con un filo che unisce le generazioni vecchie e nuove, ascolteremo le testimonianze di questi abitanti della Foresta e la loro gratitudine per Monte Trocchio, ai cui piedi è adagiata la frazione. Proprio questa offrì loro rifugio e protezione all’interno “della grotta”. Le grotte saranno le vere protagoniste dei racconti dei testimoni.
Seguendo il filo della narrazione continueremo a parlare di Monte Trocchio dei nostri giorni, con la Prof. ssa Amalia Carelli, coordinatrice del lavoro effettuato dagli studenti dell’ Istituto tecnico per Geometri “Medaglia d’Oro Città di Cassino”, che, con il loro cortometraggio su Monte Trocchio, hanno vinto il primo premio di “Italia Nostra” e la medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica. Un riconoscimento di tutto prestigio, che mette in luce l’impegno della prof.ssa Carelli e dei suoi allievi, oltre alla necessità di tutelare i nostri tesori d’arte.
Stasera, I9 marzo, si replica partendo dal libro di Lucia Fabi e Angelino Loffredi, “L’infanzia salvata”, ricorderemo un momento di grande solidarietà tra gli abitanti del nord e del sud Italia.
Nel volume si parla dell’impegno di un centinaio di famiglie del nord Italia che accolsero i bambini della Ciociaria, perchè denutriti e malati.
L’iniziativa nata si sviluppò e realizzò per volontà delle donne della città di Cassino e delle sue frazioni. Le donne dell’ UDI presero l’iniziativa e costruirono questa rete di solidarietà. Le donne di Cassino che con coraggio e amore fecero partire i propri figli verso il nord rompendo una campagna denigratoria tesa ad impaurire le famiglie, affermando che i bambini sarebbero stati mandati in Russia. Le donne del nord che convinsero le loro famiglie ad accogliere i bambini del sud. Saranno ascoltate anche le testimonianze di persone che hanno vissuto quei tragici eventi. La serata si concluderà con Annarita Delicato, Vladimiro Leone, Antonio e Lorenzo Simeone che ricorderanno, con i suoni e musiche, quegli anni tragici!
FOTO A. CECCON
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