Multa da 1.537.600 euro al Comune di Gaeta per una grave inadempienza ambientale relativa alla precedente amministrazione. In una nota stampa Alessandro Vona assessore all’Ambiente, Igiene Urbana e Turismo illustra i passaggi sull’ordinanza di ingiunzione di pagamento pervenuta in Comune, in data 21 febbraio 2014, prot. n° 3428, relativa al verbale di accertamento di illecito amministrativo n. 9090 del 17/03/2009, per violazione dell’art. 193 co. 1 e 2 del D.Lgs. n. 152/06, elevato, a carico del Comune, dal Corpo degli Agenti Provinciali di Latina.
“Una multa pesante – si legge nella nota – che si poteva e si doveva evitare, che grava tutta sulla tasche dei cittadini e che nasce da duplici mancanze della precedente Amministrazione. Perchè? E’ presto detto.
La motivazione del verbale è la seguente : Multa milionaria per il Comune di Gaeta “trasporto dei rifiuti solidi urbani raccolti nel Comune di Gaeta dalla ditta incaricata … (ndr. affidataria del servizio comunale), il quale veniva effettuato con mezzi accompagnati da una bolla di accompagnamento redatta su carta intestata del Comune di Gaeta. Gli stessi rifiuti venivano poi conferiti all’impianto di smaltimento non con lo stesso mezzo che aveva effettuato la raccolta, praticando così una forma di trasferenza dei rifiuti stessi, la quale per legge necessita di un formulario di identificazione”. Inoltre nell’ordinanza di ingiunzione si specifica che “la sanzione applicata è pienamente confacente al tipo di violazione ascritta ” in quanto “scaturisce dal cumulo materiale di una pluralità di sanzioni riferite alla commissione di più violazioni relative al numero dei trasporti effettuati “.
In breve, illeciti reiterati per reiterati trasporti senza il formulario di identificazione. Prima mancanza e grave inadempienza dell’Amministrazione Raimondi, segno tangibile dell’incapacità di governo e della superficialità della sua Giunta: il Comune nella qualità di concedente del servizio affidato in gestione, era tenuto a controllare gli adempimenti della società concessionaria, come tra l’altro precisato anche nel contratto d’appalto. E’ doveroso anche sottolineare che nei confronti del succitato verbale l’Amministrazione precedente si è costituita in giudizio solo allo scadere dei termini previsti.
Per comprendere bene serve un ulteriore dato: all’origine di tale servizio suppletivo di trasporto vi è la chiusura da parte della Polizia Provinciale dell’Isola Ecologica sul Lungomare Caboto per inagibilità . “Infatti – spiega l’Amministratore – a tale chiusura l’Amministrazione Raimondi poteva rispondere provvedendo immediatamente al ripristino della condizioni di agibilità , come ha efficacemente fatto la nostra Amministrazione che nel luglio 2012, in soli due mesi di governo, ha svolto i necessari lavori, riottenuto l’agibilità e riattivato l’isola ecologica. Invece, la precedente Giunta ha preferito far affrontare al Comune un’ulteriore spesa pari a 35.000 euro mensili da erogare a favore della ditta affidataria della raccolta dei rifiuti urbani, affinché svolgesse il servizio suppletivo di trasporto dei rifiuti verso la discarica, con altri due mezzi. Di qui il secondo grave errore del passato governo cittadino. Tra l’altro ci chiediamo questa decisione non si configurava quale novazione del contratto, con tutte le conseguenze che ne scaturivano?Ma la consigliera Costabile non controllava all’epoca dei fatti? Era distratta?”.
” Una decisione dell’Amministrazione Raimondi – prosegue Vona – che è costata 700.000 euro alla popolazione di Gaeta, cui si aggiunge l’oltre milione e mezzo di euro di multa per non aver controllato gli adempimenti della Ditta, ovvero la necessaria redazione del formulario di identificazione. E non finisce qui. Nella transazione firmata con la Ditta in questione, la precedente Amministrazione inseriva un’altra clausola che decisamente va nella direzione opposta rispetto ad una sana, efficiente e oculata gestione della cosa pubblica: si prevedeva di continuare a pagare la somma di 35.000 per il servizio suppletivo anche dopo la riapertura dell’Isola Ecologica, fino alla scadenza del contratto. Un’assurdità da cui è poi scaturita la richiesta, da parte della Ditta affidataria, del pagamento del servizio suppletivo per i dieci mesi successivi alla riapertura dell’Isola Ecologica, effettuata dalla nostra Amministrazione nel luglio 2012 (quindi da questa data al mese di maggio 2013), per complessivi 366.000 euro. Ma questa è un’altra storia che andremo ad approfondire. Intanto le inadempienze e gli errori della precedente Amministrazione non possono non influire negativamente sulla Tares che pesa sulle tasche dei cittadini e alla quale sono particolarmente affezionati gli amministratori raimondini”
“Di fronte a tutto ciò – conclude l’Assessore – alle costosissime spese sostenute con i soldi dei cittadini a causa delle inadempienze, delle scelte poco ragionate, in una parola della cattiva Amministrazione del precedente governo cittadino, gli abitanti di Gaeta non hanno il diritto di essere rimborsati?”.