I Finanzieri delle Unità Speciali hanno interrotto, su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Roma, l’illecita attività di 46 siti internet che diffondevano, in violazione del diritto d’autore, migliaia di opere cinematografiche, tra cui numerosissimi film in prima visione assoluta, anche di produzione italiana.
Dopo aver condotto una puntuale attività di monitoraggio della rete, il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza ha denunciato alla Procura della Repubblica capitolina la diffusione illegale di opere coperte da copyright, attraverso numerosissimi siti internet, per lo più allocati su server esteri.
Al P.M. inquirente, Dr. Nicola Maiorano, coordinato dal Procuratore Aggiunto, Dr. Nello Rossi, il citato Reparto operativo ha richiesto, ottenendolo dal G.I.P., Dr.ssa Bernadette Nicotra, apposito decreto di sequestro, eseguito in collaborazione con il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche, anch’esso appartenente alle medesime Unità Speciali.
La pirateria in Italia, secondo le stime, determina ingenti danni economici per svariate centinaia di milioni di euro all’anno, nonché sul versante occupazionale con la perdita di oltre 22.000 posti di lavoro nell’ultimo triennio, con particolare riferimento alla produzione, al sistema distributivo, alle sale cinema, ai “creativi†ed agli artisti, anche italiani che, con il loro impegno, hanno consentito all’Italia di ottenere eccezionali riconoscimenti internazionali in questo primario settore della cultura, costringendo il sistema pubblico a sostenerlo con ingenti finanziamenti, nazionali, regionali e dell’Unione Europa, che vengono così sottratti ad altre priorità .
L’Unione Europea, che appoggia ed integra l’azione degli Stati Membri nel segmento della creazione artistica, compreso l’audiovisivo (art. 167, comma 2, Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea), per il nuovo periodo di programmazione finanziaria 2014-2020, mette a disposizione oltre 900 milioni di euro per il settore audiovisivo e cinematografico con il programma “Europa creativaâ€, che sostituisce il programma “Mediaâ€.
Infine, la vicenda operativa si caratterizza anche per alcuni elementi di novità rispetto al passato, tenuto conto che sono in corso di approfondimento le posizioni di quelle aziende che hanno sostenuto, con le inserzioni pubblicitarie, l’attività dei siti pirata, provocando anche forme di concorrenza illecita con altri collaudati sistemi di pubblicità , anche tramite la rete – con conseguenze drammatiche per le ulteriori perdite di posti di lavoro – ma che rispettano principi di legalità , alla cui tutela è costantemente diretta l’attività della Guardia di Finanza.