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Scoperti reperti archeologici in un’abitazione privata. Denunciata coppia di fotografi di terracinesi

I finanzieri della tenenza di Terracina hanno sequestrato ieri numerosi reperti di interesse archeologico, storico e culturale rinvenuti a casa di una coppia di fotografi del posto.
A seguito di perquisizione domiciliare eseguita su decreto dell’autorità giudiziaria di Latina ha permesso ai militari, coadiuvati da un archeologo nominato ausiliario di polizia giudiziaria, di scoprire ben 21 reperti, tutti di interesse archeologico molti dei quali risalenti tra il II secolo a.C. ed il IV secolo d.C..
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Si tratta principalmente di anfore, colli d’anfora, lingotti di piombo, un gocciolatoio, nonché un catino del ‘700.
Di grande interesse è stato il rinvenimento di un dolio dell’altezza di circa due metri perfettamente conservato.
La sua capacità è stata calcolata attorno ai 1000 litri, equivalenti a circa 40 anfore, una capacità che evoca i grandi contenitori di 40 e anche 50 anfore citati da Catone e Columella destinati prevalentemente a contenere vino. Quello rinvenuto a Terracina é tra i più grandi mai rinvenuti, utilizzato per contenere grano o legumi da conservare nei magazzini romani.
I responsabili sono stati denunciati ai sensi degli art 648 c.p. e art.176 del d.l. 42/2004 per non aver presentato comunicazioni presso la Sovrintendenza che legittimassero il possesso dei reperti.

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